Nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda ha ceduto l’1,1 per cento, poco al di sotto del corrispondente indice europeo di confronto (-0,9%) e in linea con il Ftse Mib.
Il tutto in un rinnovato clima di incertezza con il ravvivarsi delle tensioni tra Usa e Cina.
A preoccupare, soprattutto, la decisione dell’amministrazione Trump di inserire 28 società cinesi (di cui 8 tecnologiche) nella blacklist delle aziende che violano i diritti umani contro le minoranze musulmane. Decisione che ha trovato una forte opposizione di Pechino.
Nel Ftse Mib, Moncler e Salvatore Ferragamo terminano rispettivamente a -0,5% e -2 per cento.
Quest’ultima ha annunciato l’apertura di un nuovo monomarca all’interno del Beijing Daxing International Airport, il nuovo aeroporto di Pechino,
Tra le Mid Cap ha fatto meglio Ovs, seppur con un -0,6%, mentre tra le Small la migliore è stata Basicnet (+1,9%).
Zucchi (-3,2%) ha reso noto che è efficace l’Opa totalitaria sulle azioni di risparmio.
Ancora forti vendite su Safilo (-6,1%) che scivola in coda al settore.