Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -1%, facendo meglio dell’Euro Stoxx 600 Utilities (-1,1%) e del Ftse Mib (-1,1%).
L’equity europeo ha archiviato una seduta al ribasso, avviato a metà mattinata, scontando gli ultimi aggiornamenti sul fronte commerciale Usa – Cina e accantonando immediatamente le indicazioni positive derivanti dai dati macro tedeschi.
I mercati hanno subito l’effetto negativo dei nuovi rumors riguardanti l’amministrazione Trump, intenzionata ad imporre una serie di potenziali restrizioni al flusso di investimenti in Cina effettuati dai fondi pensionistici del governo USA.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano è sceso allo 0,84 per cento con il relativo spread Btp-Bund in aumento a 144 punti base.
Tra le Big, tutte negative, Hera ha chiuso appena sotto la parità (-0,1%).
Enel (-1,1%) ha visto confermato il Buy da parte degli analisti di Deutsche Bank, che alzato il target price a 7,5 euro da 7,0 euro.
Su Snam (-1,2%) i broker della banca tedesca hanno confermato il Buy e abbassato il tp a 5,0 euro da 5,2 euro.
In coda Italgas, che ha ceduto l’1,8 per cento. Sul titolo della società guidata da Paolo Gallo Deutsche Bank ha confermato il Sell e ha abbassato il prezzo obiettivo a 5,6 euro da 5,8 euro.
Tra le Mid, Iren ha guadagnato lo 0,4 per cento, dopo avere concluso con successo il collocamento del nuovo green bond a scadenza decennale di importo complessivo pari a 500 milioni, lanciato lunedì.
In flessione Acea (-0,3%). L’assemblea degli azionisti di Acquedotto del Fiora (40% Acea) ha approvato la modifica dello statuto societario e dei patti parasociali che renderà possibile il consolidamento integrale della società, oggi consolidata a livello di patrimonio netto, all’interno del perimetro della multiutility romana.
Ascopiave ha ceduto l’1,2 per cento. Nella settimana dal 30 settembre al 4 ottobre 2019, la società guidata da Nicola Cecconato ha acquistato 128mila azioni ordinarie, per un controvalore complessivo di 494.167,20 euro. A seguito degli acquisti finora effettuati la società detiene il 3,852% del capitale sociale.
Falck Renewables ha archiviato la seduta in coda (-1,6%).
Rossi diffusi anche per i titoli a minore capitalizzazione, con eccezione di Acsm Agam che ha chiuso in rialzo dello 0,6 per cento.