“Siamo soddisfatti di com’è andato il primo semestre dell’anno – afferma l’Amministratore Delegato di Marzocchi Pompe, Gabriele Bonfiglioli – soprattutto se consideriamo il peggioramento del quadro economico internazionale e il rallentamento del settore auto, che vive una fase di transizione”.
La flessione dei ricavi netti “ha infatti riguardato unicamente la divisione Automotive, circa un terzo del nostro fatturato, mentre il nostro core business, rappresentato dai mercati dell’Industrial – forniture per macchinari industriali – e del Mobile – forniture per macchine agricole, carrelli elevatori, etc. – e pari ai restanti due terzi del giro d’affari, ha registrato ricavi costanti rispetto al primo semestre del 2018”.
Il rallentamento del settore Auto, spiega il Ceo “pur avendo impattato a livello di top line, non ha comunque intaccato la marginalità grazie alle clausole di salvaguardia, contenute nel contratto con il nostro principale cliente, che ci riconoscono un importo tale da proteggere i margini nel caso gli ordinativi vadano sotto una soglia minima annua”.
Infatti, “nel semestre l’Ebitda margin si è mantenuto al di sopra del 17%, consolidandosi sui livelli raggiunti negli ultimi due esercizi. Si tratta di un valore che riteniamo molto importante per una realtà industriale come la nostra e ci rende dunque molto soddisfatti”.
Un risultato che assume ancora più valore, prosegue l’Ad, “in un semestre in cui abbiamo continuato a investire nel potenziamento della capacità produttiva di ELIKA, la nostra pompa di punta più innovativa a partire dalla quale svilupperemo una nuova serie di prodotti”.
Gli investimenti non hanno però solo riguardato questo reparto, “ma si sono concentrati anche sulle attività di R&D e sul personale, potenziando sia l’area tecnica sia quella commerciale, ed anche quella produttiva attraverso la stabilizzazione di una buona parte dei vecchi contratti di somministrazione”.
Il capitale umano, infatti, “rappresenta per noi un’importante garanzia della continuità e del consolidamento del nostro know how interno, che vogliamo siano il fondamento della nostra crescita”.
Su queste basi, afferma Bonfiglioli, “siamo fiduciosi di poter chiudere il 2019 in linea con gli obiettivi del nostro Piano Industriale, pur in uno scenario che si prospetta in cambiamento, soprattutto per il settore Automotive”.
Anche se il rallentamento di quest’ultimo proseguisse, “la marginalità dovrebbe infatti mantenersi sugli attuali livelli, storici e consolidati, mentre grazie al potenziamento dell’area tecnica e commerciale puntiamo ad acquisire nuove commesse con cui dare linfa alla crescita nel medio termine, non solo nel core business ma anche nell’Automotive”.
“Riteniamo infatti che la fase che il settore dell’Automotive sta vivendo sia solo temporanea. In ogni caso, per realtà come la nostra, ci sono comunque altre opportunità per crescere, soprattutto se si ha la capacità di cercarle anche in nicchie e segmenti diversi.”.
Il vero fattore trainante della nostra crescita, prosegue il Ceo, “continua comunque ad essere il core business, che offre importanti opportunità in particolare nel Mobile, dove storicamente siamo meno presenti, e in Italia, dove l’idraulica presenta importanti spunti di sviluppo”.
Un ruolo chiave sarà giocato da ELIKA, “per la quale abbiamo recentemente ultimato l’ampliamento la capacità produttiva con l’obiettivo di completarne l’offerta sia orizzontalmente, per coprire integralmente tutta la gamma di cilindrate, sia verticalmente con nuove applicazioni molto specifiche che possano cogliere nuovi sbocchi di mercato importanti”.
I risultati di questa strategia “dovrebbero iniziare già a vedersi nell’ultima parte dell’anno per dare poi i frutti più evidenti nel 2020”.
“Pur con la prudenza necessaria, rimaniamo fiduciosi nella bontà della nostra strategia di sviluppo” conclude Bonfiglioli. “Siamo convinti che chi ha investito in Marzocchi Pompe comprenda la logica a medio-lungo termine dell’investimento in un’azienda che, storicamente, ha sempre portato buoni risultati e lavora per portarne sempre di migliori, confermando anche per l’anno in corso la distribuzione dei dividendi agli azionisti”.
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