I ricavi netti del Gruppo Publicis nei primi nove mesi dell’anno sono stati pari a eur 6,9 miliardi, in aumento del 7,0% a livello reported rispetto ai 6,5 miliardi dell’analogo periodo del 2018.
Gli effetti del tasso di cambio hanno avuto un impatto positivo di 230 milioni, mentre le variazioni di perimetro hanno contribuito positivamente per 319 milioni, riflettendo l’acquisizione di Epsilon parzialmente compensata dalle cessioni di PHS (Publicis Health Solutions) e Proximedia.
Pertanto, a livello organico le vendite hanno registrato un calo dell’1,4% a causa soprattutto dell’andamento nel Nord America (-3,3% sempre a livello organico) che con 3,9 miliardi, rappresenta il 56% del fatturato totale
Secondo mercato per il Gruppo è l’Europa che incide con 1,9 miliardi incide per il 27,4% delle vendite, seguito dall‘APAC (10,2% del totale con 704 milioni), dall’area Medio Oriente +Africa (3,3% del totale a 227 milioni) e dall’America Latina (3,2% del totale a 219 milioni).
Al 30 settembre 2019 l’indebitamento finanziario netto era pari a 5,0 miliardi (pfn positiva per 288 milioni al 30 dicembre 2018).