Le principali piazze europee allungano i guadagni durante la mattinata, sostenute dalla speranza che Stati Uniti e Cina raggiungano un accordo commerciale negli incontri in corso a Washington.
Intorno alle ore 11:30, il Ftse Mib guadagna lo 0,8% portandosi in area 21.940 punti. Il Dax di Francoforte avanza dell’1,9%, il Cac40 di Parigi dell’1,1%, l’Ibex35 di Madrid dello 0,7%, mentre resta più arretrato il Ftse 100 di Londra a +0,2%.
I mercati hanno accolto con favore i feedback positivi arrivati dall’altra parte dell’Oceano dopo la prima sessione di colloqui. Il Presidente americano Donald Trump ha infatti sottolineato come i negoziati con Pechino stanno procedendo “very well” e proseguiranno anche oggi con l’incontro con il vicepremier Liu He verso le 20:30 ora italiana.
Una dichiarazione che ha subito accantonato le perplessità riportate nei giorni scorsi da fonti di stampa, secondo cui la delegazione cinese avrebbe potuto abbandonare in anticipo i colloqui.
Un’intesa valutaria tra le due parti potrebbe essere il punto di contatto della trattativa in grado di evitare un nuovo incremento delle tariffe a partire dalla prossima settimana.
Nel frattempo sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si attesta allo 0,939% con il relativo spread verso il Bund tedesco sostanzialmente stabile in area 142 punti base. Ieri, ricordiamo, il comparto dei titoli a reddito fisso ha subito una brusca ondata di vendite in Europa dopo il crescente ottimismo proveniente da Washington e amplificato dalla spaccatura del Board della BCE sul tema QE.
Sul forex, sale l’euro nei confronti del dollaro a quota 1,1017 (+0,1%), mentre il cambio dollaro/yen sale a 108,08 (+0,1%). Avanza ancora la sterlina verso le altre valute beneficiando delle rinnovate speranze di un accordo sulla Brexit: il premier irlandese Leo Varadkar ha dichiarato che un’intesa potrebbe essere conclusa entro la fine di ottobre.
Tra le materie prime, salgono le quotazioni del greggio con WTI e Brent rispettivamente a 54,48 dollari al barile (+1,7%) e 60,11 dollari al barile (+1,7%). Si riaccendono le tensioni in Medio Oriente dopo l’attacco subito da una petroliera iraniana al largo delle coste saudite.
A Piazza Affari, in rialzo Stm (+3,7%) dopo la conferma del “buy”, con target price a 20 euro, da parte di Goldman Sachs. Acquisti anche su CNH (+3,6%) e BPER (+2,4%).
In coda Diasorin (-0,5%) e Prysmian (-1,1%).