Mondadori prosegue la propria strategia di rafforzamento del core business preparandosi allo sbarco nell’editoria professionale con un’acquisizione e alla cessione dei periodici non strategici, operazioni entrambe previste per l’inizio del 2020.
E’ quanto scrive il Sole 24 Ore, che sottolinea l’intento della casa editrice di consolidare la leadership nel business della libraria italiana (attualmente ha il 25,3% del settore trade), a seguito dell’acquisto di Rcs Libri, dell’uscita dal mercato francese e dalla scrematura delle attività dei periodici.
Dal 2008, infatti, i periodici hanno perso circa il 70% dei ricavi pubblicitari e hanno visto una riduzione delle copie diffuse del 50 per cento. Per la ristrutturazione del business, Mondadori potrebbe quindi cedere la divisone e creare una società ad hoc che punterà sul rafforzamento del digitale, mentre secondo alcuni rumors il potenziale target nell’editoria professionale sarebbe Alpha Test.
Anche alla luce di questo riassetto organizzativo, ieri Equita ha alzato la raccomandazione sul titolo da hold a buy e il target price da 2 a 2,25 euro, rivedendo al rialzo le stime dell’ebitda adjusted 2019-20 del 2% e quelle sull’utile netto adjusted del 3% grazie ai Libri e al Retail.
Secondo la Sim, nel 2019 Mondadori potrebbe tornare a distribuire dividendi che mancano dal 2010, con un possibile payout del 50% e una guidance di utile netto adjusted a 30-35 milioni.
Indiscrezioni che hanno riportato l’interesse sul titolo della casa editrice di Segrate, che nelle ultime tre sedute ha guadagnato circa il 15 per cento. Prosegue anche oggi infatti la corsa a Piazza Affari, con le azioni Mondadori che, intorno alle 11:50, guadagnano l’1,4% in area 1,76 euro, rispetto al +0,6% del Ftse Italia Star.
Nel complesso, i giudizi degli analisti raccolti da Bloomberg sono così ripartiti: 5 “Buy” e 1 “Hold”. Il target price medio a 12 mesi è di 2,15 euro, un prezzo che incorpora un upside del 22,2% rispetto alla valutazione attuale.
