L’offerta avanzata da Romed per il 29,9% di GEDI è “irricevibile, in quanto inadeguata a riconoscere a CIR e a tutti gli azionisti il reale valore della partecipazione e ad assicurare prospettive sostenibili di lungo termine a GEDI, aspetto sul quale CIR è da sempre impegnata”.
Lo afferma il gruppo in una nota, rispondendo all’offerta avanzata dalla holding di Carlo De Benedetti che prevedeva l’acquisto del 29,9% di Gedi detenuto da Cir, la cui partecipazione totale ammonta al 43,78% al prezzo di chiusura dello scorso giovedì di 0,25 euro.
“Questa mia iniziativa è volta a rilanciare il Gruppo al quale sono stato associato per lunga parte della mia vita e che ho presieduto per dieci anni, promuovendone le straordinarie potenzialità” è stata la dichiarazione che l’Ingegnere ha accompagnato all’offerta.
Offerta di cui il figlio Rodolfo De Benedetti, Presidente di Cir, si è detto amareggiato: “I miei fratelli ed io, come azionisti di controllo del Gruppo Cofide-Cir, continueremo a dare il nostro pieno supporto al management in questo percorso”.