Gedi – Carlo De Benedetti punta al rilancio della casa editrice

Carlo De Benedetti, con l’offerta su Gedi per acquistare il 29,9% da Cir attraverso l’holding Romed, intende risanare il gruppo editoriale dopo l’inefficiente gestione dei figli.

E’ quanto afferma lui stesso in un’intervista al Corriere della Sera di oggi.

Dopo il rilancio di Gedi, che prevede consistenti investimenti nel digitale, l’ingegnere vuole regalare le proprie azioni a una Fondazione in cui “parteciperanno rappresentanti dei giornalisti, dirigenti del gruppo, personalità della cultura. L’obiettivo è assicurare un futuro di indipendenza a un pezzo di storia italiana”.

In Italia una Fondazione proprietaria di un giornale non esiste ancora, ma De Benedetti confida in questa soluzione per rimettere in sesto un’azienda “sconquassata e non gestita”.

Si ricorda che Cir, a cui fa capo il 43% di Gedi in mano ai figli di De Benedetti, ha respinto l’offerta di Romed, in quanto ritenuta inadeguata rispetto al reale valore della partecipazione e ad assicurare prospettive sostenibili di lungo termine.

Il prezzo stabilito, infatti, da De Benedetti-padre è pari a 0,25 euro per azione e non prevede un premio rispetto alle quotazioni di mercato, già ai minimi degli ultimi cinque anni.

Anche se la proposta di Romed nella sostanza è stata respinta, rimane formalmente valida fino al 30 ottobre. A oggi, però, la questione non figura nell’ordine del giorno del prossimo Cda di Cir fissato il prossimo 28 ottobre.

Intanto ieri il titolo di Gedi è stato sospeso in Borsa per eccesso di rialzo e ha poi chiuso la seduta con un balzo del 15,8% a 0,29 euro, in scia alla speculazione innescata dall’offerta di Carlo De Benedetti.

Oggi, intorno alle 10:30, le azioni cedono il 2,4% in area 0,29 euro, rispetto al -0,4% del Ftse Italia Star.

Si segnala infine che, secondo i dati raccolti da Bloomberg, le raccomandazioni sul titolo si suddividono in 2 “buy” e 4 “hold” con target price medio a 12 mesi a 0,41 euro, che implica un potenziale di rivalutazione del 41,4% rispetto alla quotazione attuale.