Mediaset España ha comunicato che il totale delle richieste di recesso legato al progetto di fusione in Mfe da parte degli azionisti è di 255,4 milioni per complessive di 39.025.077 titoli ai quali è riconosciuto un controvalore di 6,5444 euro per azione.
L’importo supera la soglia di 180 milioni fissata da Mediaset come esborso da riconoscere agli eventuali soci recedenti dal progetto.
Tuttavia, venerdì 11 ottobre Mediaset España ha siglato un accordo con Credit Suisse Securities per la copertura della quota eccedente i 180 milioni.
Nella stessa giornata il tribunale di Madrid ha accolto l’istanza cautelare di Vivendi contro la delibera di Mediaset España sulla sua fusione con Mediaset.
Tale sospensione ha inevitabilmente un impatto anche sugli azionisti recedenti, dato che fino al termine del giudizio questi ultimi si ritroveranno congelate le loro azioni.
Si ricorda che in Italia le richieste di recesso sono invece state pari 492.691 azioni Mediaset per un controvalore complessivo di 1,36 milioni ad un valore di liquidazione di 2,77 euro per azione.
Mediaset e la controllata spagnola hanno effettuato un ricorso immediato contro questa ordinanza del giudice madrileno, confidando in tempi brevi viste le conseguenze negative di uno stop prolungato del progetto Mfe.
Quello in Spagna, come noto, non è l’unico contenzioso aperto tra il gruppo della famiglia Berlusconi e quello francese di Bolloré.
Vivendi, infatti, prosegue l’azione legale a Milano contro la delibera dell’assemblea straordinaria di Mediaset del 4 settembre sulla nascita della holding Mfe in Olanda.