Nei primi nove mesi del 2019 il gruppo Pierrel ha registrato ricavi pari a 14,9 milioni, in progresso dell’11,1% su base annua.
Una dinamica positiva che si è amplificata a livello di Ebitda ed Ebit, balzati rispettivamente del 26,1% a 1,9 milioni e del 48,3% a 1,1 milioni, quest’ultimo nonostante ammortamenti e svalutazioni saliti del 6,1% a 0,8 milioni.
Gli oneri finanziari netti sono aumentati del 46,3% a 0,9 milioni. Tale voce include anche oneri finanziari netti figurativi da attualizzazione e da adeguamento valutario, complessivamente pari a circa 0,5 milioni, riconducibili al debito ancora dovuto da Pierrel nei confronti del cliente americano Dentsply International. Debiti il cui ammontare al 30 settembre 2019 erano pari a circa 6,6 milioni (interessi e capitale).
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto di 52mila euro sostanzialmente in linea con i primi nove mesi del 2018, scontando anche una maggiore incidenza delle imposte con il tax rate salito al 69% dal precedente 55,7 per cento.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 6,8 milioni, in aumento di 3,1 milioni rispetto a fine 2018. Un andamento riconducibile sostanzialmente all’assorbimento di cassa per la realizzazione degli investimenti programmati.
Il Cda ha confermato i principali obiettivi economico-finanziari del gruppo per l’esercizio 2019, già comunicati al mercato lo scorso 20 marzo, che prevedono ricavi lordi per circa 22,4 milioni e un Ebitda intorno a 3,7 milioni.
