Utility (+0,6%) – Caute le Big, acquisti solo su Enel (+0,9%) ed Hera (+0,2%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,6%, sovraperformando il corrispondente indice europeo di confronto (+0,3%).

Eurolistini complessivamente positivi, con il Ftse Mib a +1,2%, nonostante il perdurare dello scontro fra Usa e Cina continui a pesare sull’economia globale.

Cosa che ha indotto il Fondo Monetario Internazionale a tagliare per la quinta volta consecutiva l’outlook di crescita mondiale per il 2019 e per il 2020, rispettivamente al 3% (dal 3,2% previsto a luglio) e al 3,4% (da 3,5%). Le stime sul Pil dell’Eurozona sono state limate invece all’1,2% (-0,1 punti) e all’1,4% (-0,2%).

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si è attestato a 135 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,93 per cento (fonte Bloomberg). Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri sera per il varo del Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles.

Tornando alle Utility e Rinnovabili, tra le Big, positive solo Enel (+0,9%) ed Hera (+0,2%).

La controllata per le rinnovabili del colosso elettrico italiano, Enel Green Power Grecia, ha connesso alla rete il nuovo impianto eolico Kafireas, il più grande del suo genere nel Paese, grazie a una capacità totale di oltre 154 MW. Il progetto ha richiesto un investimento complessivo di circa 300 milioni.

In coda Italgas che ha chiuso in flessione dello 0,7 per cento.

Tra le Mid, Ascopiave ha ceduto l’1,4 per cento. Nella settimana dal 7 all’11 ottobre 2019 Ascopiave ha acquistato 105.350 azioni ordinarie per un controvalore complessivo di 404.290,57 euro, salendo al 3,897% del capitale.

Tra le Small, hanno fatto meglio TerniEnergia (+2,7%), e Acsm Agam a +1,3 per cento.