Ieri l’indice Infrastrutture Italiane ha guadagnato l’1%, sovraperformando al tempo stesso il corrispondente indice settoriale europeo (-0,2%) e il Ftse Mib (-0,2%).
Nel corso della giornata l’intesa raggiunta tra Londra e Bruxelles e le parole fiduciose di Boris Johnson e Claude Juncker avevano fatto scattare i principali indici del Vecchio Continente. Gli investitori hanno successivamente pesato la potenziale minaccia di un esito parlamentare tutt’altro che scontato: il partito nord irlandese DUP ha infatti già reso noto che non appoggerà l’accordo.
Atlantia, unica big del comparto, ha guadagnato l’1,2 per cento.
Tra le Mid Cap, si segnalano gli acquisti su Astm (+1,1%), Inwit (+1%) e Sias (+1%).
Le assemblee straordinarie di Sias e Astm hanno approvato il progetto comune di fusione per incorporazione di Sias nella controllante Astm. L’operazione è finalizzata alla semplificazione della catena di controllo attraverso la creazione di una “One Company” quotata in grado di crescere sempre di più in modo efficiente e competitivo sui mercati nazionali e internazionali e che possa ambire a proporsi tra le società di primaria importanza del mercato borsistico italiano. La fusione prevede un rapporto di cambio pari a 0,55 azioni Astm per ogni azione Sias.
Tra i titoli delle società a bassa capitalizzazione, denaro su Toscana Aeroporti (+2,1%) e FNM (+1,1%).