Ieri l’indice Infrastrutture Italiane ha lasciato sul terreno l’1,5%, sottoperformando al tempo stesso sia il Ftse Mib (+0,7%), sia il corrispondente indice settoriale europeo (+0,9%).
I mercati hanno accolto positivamente le dichiarazioni del vicepremier cinese Liu He che ha parlato di progressi significativi nelle trattative con gli Stati Uniti. La speranza è che le due superpotenze possano siglare un primo accordo parziale nel corso del meeting in programma a metà novembre in Cile.
La seduta si è rivelata debole per i titoli dei gestori autostradali, in scia alle indiscrezioni sulle possibili modifiche fiscali allo studio da parte del Movimento 5 Stelle. In particolare, le misure riguarderebbero la riduzione della deducibilità fiscale degli ammortamenti sui beni reversibili delle autostrade.
Atlantia, unica big del comparto, ha lasciato sul terreno lo 0,9 per cento.
Tra le Mid Cap, contiene le vendite Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna (-0,3%) mentre Astm (-2,8%) e Sias (-3,1%) hanno chiuso in coda al comparto.