Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,4%, al di sotto del corrispondente indice europeo di confronto (+0,6%), ma meglio del Ftse Mib (0,0%).
Giornata di transizione per le borse del Vecchio Continente, prima di un voto importante sulla Brexit e in attesa di sviluppi sul commercio. Prevale comunque l’ottimismo in merito ai rapporti tra Usa e Cina, che potrebbero siglare un primo accordo nel meeting cileno di novembre. Intanto proseguono le trimestrali statunitensi con risultati mediamente solidi. In Italia, focus sui correttivi alla manovra e sulla richiesta di chiarimenti da parte di Bruxelles.
Acquisti sull’obbligazionario, dove lo spread Btp-Bund si restringe a 129 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,92% (fonte Bloomberg).
Tornando alle Utility e Rinnovabili, tra le Big ha fatto meglio Italgas (+1,4%).
Frazionale rialzo per Terna (+0,3%) che insieme a Steg, gestore della rete di trasmissione elettrica tunisina, ha siglato un Memorandum of Understanding per intensificare la cooperazione industriale nell’ambito delle infrastrutture elettriche e in particolare del progetto Elmed, l’interconnessione sottomarina che collegherà Italia e Tunisia.
Tra le Mid, acquisti su Erg che guadagna 2,1 punti percentuali, seguita da Iren (+1,3%).
Tra le Small, positive Seri Industrial (+0,6%) e TerniEnergia (+0,5%).
Quanto alla prima, Il Cda ha risposto ai rilievi della società revisione BDO Italia che aveva dichiarato l’impossibilità ad esprimere un giudizio sul bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2019.