Fra il 22 e il 23 ottobre Eurotech ha preso parte alla Star Conference 2019 di Londra, organizzata da Borsa Italiana. Un evento nel corso del quale la multinazionale attiva nell’edge computing e nell’IoT industriale ha avuto modo di incontrare la comunità finanziaria, attraverso 17 meeting one-to-one e di gruppo con 21 fondi d’investimento.
“Abbiamo ricevuto un’ottima accoglienza, siamo molto soddisfatti per la quantità e la qualità degli incontri”, spiega l’Ad Roberto Siagri. “Chi non ci conosceva già, circa metà degli interlocutori, ha avuto modo di confrontarsi con una storia interessante nell’ambito della quarta rivoluzione industriale e della digital transformation”, settori destinati a trainare l’economia globale nell’immediato futuro.
Il focus sui segmenti più innovativi permette ad Eurotech di distinguersi in un contesto di momentanea decelerazione del Pil mondiale, in quanto il mercato della digital transformation continua a crescere. Inoltre, come sottolinea Siagri, “un parziale rallentamento dell’economia può avere effetti positivi per noi, in quanto stimola gli investimenti nel digitale e il passaggio da un’economia legata al prodotto ad una ‘outcome economy’ incentrata sui servizi e beni intangibili. Un passaggio graduale e caratterizzato da alti e bassi, ma crediamo che in futuro l’economia mondiale possa vivere una nuova fase di espansione fondata sul digitale e noi siamo in prima linea per sfruttare questo trend”.
Infatti, nella transizione verso l’outcome economy, un’economia sostenibile basata su modelli a canone, l’IoT industriale in cui Eurotech è specializzato riveste un ruolo propedeutico fondamentale, poiché consente alle aziende di sfruttare i dati provenienti dagli oggetti connessi tra loro, progettati per essere sfruttati più a lungo tramite l’erogazione di servizi.
Inoltre, Eurotech può contare su una dimensione prevalentemente internazionale, che le permette di slegarsi dall’andamento del mercato domestico. Infatti, sottolinea l’AD, “solo una quota marginale di fatturato, circa il 5%, è riconducibile all’Italia”, mentre nel primo semestre circa il 52% dei ricavi è stato generato in Nord America, il 20% nel resto d’Europa e il 23% in Asia. Aree che continueranno a vivere una fase di espansione, come testimonia l’andamento degli ordini in portafoglio al 30 giugno che genereranno fatturato entro l’anno, superiori del 30% in termini di valore rispetto a quelli in essere al 30 giugno 2018 e che hanno prodotto fatturato nel secondo semestre del 2018.
Aspetti che rendono la società guidata da Siagri particolarmente apprezzabile agli occhi degli investitori istituzionali, insieme ad altri fattori. Come rimarca l’Ad, infatti, “ai multipli attuali la società è ancora appetibile, inoltre gode di una buona liquidità e di volumi elevati, quasi assimilabili a quelli di una blue chip”, oltre ad una capitalizzazione di mercato vicina ai 300 milioni ed un flottante oltre l’80 per cento. I multipli attuali evidenziano un Price/Book Value 2019E pari a 2,64X ed un EV/Ebitda 2019E di 15,48x (fonte Bloomberg).
Da rimarcare infine che, nonostante la dimensione prettamente internazionale, Eurotech non è esposta in modo significativo alle tensioni commerciali che stanno frenando molte società, in quanto come ricorda Siagri “noi siamo locali e globali”, grazie alle sedi operative in Europa, Nord America e Giappone, ma non in Cina. Inoltre, “la pressione sui dazi a livello industriale, su impianti e macchinari, non è così significativa come sul consumer”.
L’aspettativa del management è che gli incontri positivi di questa settimana possano avere un riscontro nel medio-lungo termine in termini di ingresso di nuovi investitori istituzionali. Attualmente il peso di questi soggetti è già ampiamente superiore al 10% del capitale, ma come rimarca Siagri “è sempre apprezzabile l’ingresso di nuovi investitori con una visione long, in grado di sostenere strategicamente e finanziariamente lo sviluppo di Eurotech”.