Il management di Mediobanca è abituato a “confrontarsi periodicamente con tutti gli azionisti e quindi anche con il gruppo Delfin (la holding di Leonardo Del Vecchio appena entrata nel capitale con il 6,94%) nella nostra attività rispetto alle aspettative dei vari investitori e dei vari azionisti”.
Lo ha affermato in un briefing sui conti trimestrali Alberto Nagel, Ad dell’istituto di piazzetta Cuccia, il quale ha aggiunto che “continueremo nella nostra prassi per discutere di eventuali loro proposte e suggerimenti che valuteremo come in tutti i casi nel miglior interesse della banca”.
A proposito della governance , il manager ha spiegato che la banca si muove in un cornice “molto ben definita, che fa sì che l’organo a cui spetta la definizione delle strategie e la loro attuazione sia il cda. La governance può essere migliorata ma attualmente è considerata molto bene”.
In merito alla crescita per linee esterne, Nagel ha spiegato che l’M&A “continua a rappresentare un’opzione, anche se possiamo raggiungere risultati interessanti anche senza essere costretti a farlo. La nostra politica è di crescita organica, poiché vediamo ulteriori spazi di crescita per ciascuno dei business in cui operiamo”.
In attesa del nuovo piano industriale che sarà presentato il 12 novembre ‘”abbiamo una base di partenza che è il lavoro fatto in questi anni e che vedete anche in questo trimestre. Confermeremo l’attuale strategia”, ha sottolineato il Ceo.
Intorno alle 14:20 a Piazza Affari il titolo sale dell’1,9% a 10,86 euro dopo avere riportato una trimestrale migliore delle attese, mentre l’indice di settore sale dello 0,3 per cento.