Saipem ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in lieve calo a 2.229 milioni, per il minore fatturato dell’E&C Offshore. Nonostante questo l’Ebitda adjusted è cresciuto del 5,8% a 292 milioni con un margine salito al 13,1% grazie principalmente alla crescita rilevata nell’E&C Onshore. Il periodo si è chiuso con un utile netto adjusted quasi triplicato a 31 milioni, mentre il risultato netto dei soci è passato da -15 a 58 milioni anche grazie al quasi azzeramento degli oneri non ricorrenti. Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 si è ridotto da 1.574 a 1.421 milioni. Infine, confermata la guidance.
Nel terzo trimestre del 2019 i ricavi consolidati di Saipem si sono ridotti leggermente dell’1,3% a 2.229 milioni rispetto al pari periodo del 2018.
Una dinamica che riflette principalmente il minore fatturato della divisione E&C Offshore, principale business del gruppo, sceso del 6% a 998 milioni. Una variazione non pienamente compensata dalla crescita di E&C Onshore e delle divisioni Drilling Onshore e Offshore.
Dal punto di vista del portafoglio ordini, nei tre mesi il gruppo ha registrato nuovi contratti per 4,4 miliardi, più che raddoppiati rispetto ai 2,1 miliardi raccolti nel 3Q 2018.
Nella gestione operativa l’Ebitda adjusted è cresciuto del 5,8% a 293 milioni con un’incidenza sul fatturato salita al 13,1% (+80 basis point), grazie principalmente alla divisione E&C Onshore il cui Ebitda adjusted è aumentato dell’80% a 54 milioni.
Sostanzialmente stabile, con un’incidenza sul fatturato in aumento, il business E&C Offshore, mentre è diminuito sia in termini assoluti sia percentuali il risultato del Drilling Offshore.
L’Ebit adjusted ha invece mostrato un calo del 13% a 141 milioni, con un margine sceso a 6,3% (-90 basis point), scontando i maggiori ammortamenti nel periodo.
Il trimestre si è chiuso con un utile netto adjusted pari a 31 milioni, quasi triplicato rispetto agli 11 milioni del 3Q 2018 anche grazie al miglioramento della gestione finanziaria.
Includendo anche gli oneri non ricorrenti, passati da 45 milioni del 3Q 2018 a 1 milione nel trimestre appena concluso, il risultato netto dei soci sale a 58 milioni rispetto al risultato negativo per 15 milioni dell’anno precedente.Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto (post IFRS 16) è sceso a 1.421 milioni rispetto a 1.574 milioni rilevati a fine giugno.
Al netto degli effetti dell’applicazione del nuovo principio contabile, pari a 494 milioni, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 927 milioni.Infine, il management ha confermato la guidance 2019, che prevede ricavi a circa 9 miliardi, l’Ebitda adjusted al di sopra del 10% e l’indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al di sotto degli 800 milioni.
Limato leggermente invece il target sugli investimenti tecnici da 500 a 450 milioni, di cui 229 milioni già sostenuti.