Avvio in profondo rosso per Twitter, dopo la pubblicazione di una trimestrale nettamente inferiore alle aspettative e l’annuncio che le vicende legate alla privacy continueranno a penalizzare le performance della Società.
Intorno alle 16:30 il titolo cede il 18,6% in area 31,6 euro, registrando il maggior calo da oltre un anno e riportandosi sui livelli di fine marzo 2019.
Il terzo trimestre si è chiuso con ricavi in aumento dell’8,6% a 823,7 milioni di dollari, ben al di sotto degli 876 milioni stimati dagli analisti. Debole anche la guidance sulle vendite del quarto trimestre, che si attesteranno fra 940 milioni e 1,01 miliardi, a fronte di un consensus pari a 1,06 miliardi.
In una lettera agli azionisti, la social-media company ha sottolineato una stagionalità superiore alle attese nei mesi di luglio e agosto, oltre a problematiche che hanno ridotto i ricavi del 3% circa.
Il Cfo Ned Segal ha poi spiegato nel corso della conference call che Twitter aveva raccolto in modo non adeguato informazioni sugli utenti utilizzate per scopi pubblicitari. Nel momento in cui le impostazioni sulla raccolta dei dati sono state corrette, ad agosto, il business è stato penalizzato.
Una nota positiva, invece, la crescita degli utenti, giunti a 145 milioni nel terzo trimestre, in aumento del 17% rispetto all’anno precedente e del 4% su base trimestrale.
