I rialzi delle ultime due settimane hanno consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo del risparmio gestito di riprendere con decisione il trend ascendente di lungo/medio periodo, registrando così il nuovo massimo dell’anno a quota 18,665 euro.
L’andamento della seduta odierna, con i corsi delle azioni Azimut sostanzialmente invariati, potrebbe essere interpretato come una salutare pausa in vista di una possibile ripresa del sopracitato movimento rialzista. A questo scopo, è fondamentale che le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Pietro Giuliani superino di slancio il record del 2019 a 18,665 euro in quanto l’ulteriore miglioramento del quadro grafico potrebbe favorire un rapido allungo verso la successiva resistenza posizionata a 19,14 euro. Nel caso di rottura al rialzo di questo livello, i corsi delle azioni Azimut potrebbero poi ritornare sui massimi dello scorso anno posizionati a 19,46 euro, con successivo target individuabile a quota 19,837 euro.
La pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo finanziario milanese potrebbe aumentare, invece, con il cedimento di un primo supporto statico posizionato a 18,025 euro, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 17,445 euro. In questo scenario, i corsi delle azioni Azimut potrebbero dirigersi verso i possibili due obiettivi ribassisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 17,195 euro prima e a quota 16,705 euro in seguito, all’interno di un grafico ancora neutrale nel medio periodo.
La performance da inizio anno dei titoli Azimut è pari a +94,8% (-1% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 12 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 18,06 euro, con un potenziale ribassista dell’1 per cento.
Quotazione di riferimento: 18,25 euro
+8,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 19,837 euro;
+6,6% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 19,46 euro;
+4,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 19,14 euro;
+2,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 18,665 euro;
-1,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 18,025 euro;
-4,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 17,445 euro;
-5,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 17,195 euro;
-8,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 16,705 euro.