Il gruppo ha pubblicato ieri a mercati chiusi i risultati del terzo trimestre 2019, che hanno evidenziato un generalizzato rallentamento dei mercati di riferimento all’interno di un trend comunque temporaneo con un ciclo previsto in espansione nei prossimi anni.
In particolare, i ricavi sono diminuiti dell’11,7% a 123,2 milioni, complici soprattutto il rallentamento in Europa, le persistenti difficoltà in Turchia e la contrazione in India.
Nonostante i minori volumi, la marginalità è aumentata in termini percentuali grazie alle azioni di miglioramento della supply chain e all’efficientamento della piattaforma produttiva globale, nonché al contenimento dei costi fissi.
L’Ebitda ha segnato un -1,4% a 7,3 milioni, con un’incidenza sul fatturato in crescita al 5,9% (+60 punti base).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 167 milioni, rispetto ai 155 milioni al 30 giugno 2019.
Nel complesso, nei primi nove mesi dell’esercizio i ricavi sono diminuiti del9,2% a 468 milioni e l’Ebitda del 6,1% a 36,6 milioni.