Fervi (Aim) – Investitori fiduciosi nel progetto di sviluppo all’Aim Conference di Londra

Fervi ha partecipato lunedì all’Aim Italia Conference di Londra, evento organizzato da Borsa Italiana dove le società quotate su Aim Italia hanno avuto la possibilità di incontrare una platea di investitori istituzionali.

“È stato un evento interessante, dove abbiamo incontrato investitori principalmente italiani già presenti nel nostro capitale con i quali abbiamo avuto la possibilità confrontarci, consolidando il rapporto” ha commentato Guido Greco, Direttore Generale di Fervi.

L’accoglienza quindi “è stata ottima e confermata dalla volontà espressa dai fondi già presenti nella compagine azionaria di mantenere la propria posizione, a dimostrazione della fiducia nel progetto che abbiamo presentato in sede di Ipo”.

Attualmente, spiega infatti il General Manager, “il titolo è mosso dagli investitori retail visto che gli investitori entrati il primo giorno sono abbastanza consolidati, nell’attesa del pieno sviluppo del progetto Fervi”.

Inoltre, “abbiamo comunque riscontrato l’interesse di alcuni investitori a incrementare la quota o entrare nel capitale, quando questa intenzione sarà compatibile con le opportunità offerte dal mercato”.

In tutti questi contesti, “ci è stata comunque espressa soddisfazione sia per i risultati raggiunti nel semestre che per le prospettive per l’esercizio in corso e per i prossimi anni indicate nell’ultima ricerca del nostro specialist Banca Finnat”.

Nei primi sei mesi dell’anno Fervi ha infatti mostrato un buon trend di crescita, sia a livello organico sia per linee esterne grazie all’acquisizione di Vogel Germany. Uno sviluppo rappresentato sia dall’incremento a doppia cifra di ricavi e gestione operativa, sia dal balzo del 48% dell’utile a 1,3 milioni.

Banca Finnat, che ha confermato il “buy” sul titolo alzando il prezzo obiettivo a 19,29 euro, prevede invece nel periodo 2019-2023 una crescita del valore della produzione ad un Cagr del 6,25% fino a 38,7 milioni e un Ebitda in progresso a un tasso medio annuo del 12% fino a 8,1 milioni con un margine al 20,9 per cento.

L’utile netto dovrebbe invece salire a 5,1 milioni (Cagr del 16,5%), mentre la liquidità netta è stimata a 16,6 milioni nel 2023.

Gli investitori, racconta il DG, “hanno apprezzato in particolare l’acquisizione di Vogel, anche nella prospettiva di nuove operazione di M&A, senza tralasciare l’importante crescita organica messa a segno nel periodo”.

Il nostro obiettivo “rimane infatti quello di ottenere una crescita organica superiore a quella del mercato e di fare un salto ulteriore nel momento in cui si concretizzano le occasioni di concludere delle operazioni di acquisizione”

In futuro, conclude infine Guido Greco, “auspichiamo che possano entrare anche investitori istituzionali esteri, che puntiamo ad attrarre attraverso il nostro piano di crescita internazionale, rappresentato quest’anno dall’acquisizione di Vogel Germany”.

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