Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con ricavi in calo del 3,2% a 1.149 milioni (-2,2% a cambi costanti), rilevando comunque un andamento migliore rispetto al mercato di riferimento.
Il mercato automobilistico mondiale ha infatti evidenziato una diminuzione della produzione del 5,9%, con l’Europa in calo del 4,3%, l’Asia dell’11,6%, il Nord America del 2,2% e il Sud America del 3,3 per cento.
A livello di aree geografiche, le vendite del gruppo in Europa sono diminuite dell’1,6% a 717 milioni, del 12% a 109 milioni in Asia (di cui -25% a 53 milioni in Cina) e dell’11% a 121 milioni in Sud America (+8,6% a cambi costanti), mentre hanno segnato un +0,5% a 221 milioni in area Nafta (-4,2% a cambi costanti).
Per quanto riguarda i singoli business, la divisione Aria e Raffreddamento ha segnato un -1,6% a 320 milioni, la Filtrazione un +0,1% a 408 milioni e le Sospensioni un -7,3% a 423 milioni.
Il risultato operativo ha mostrato una buona tenuta nei mercati principali, Europa e Nord America, grazie alle azioni poste in atto nel periodo, mentre hanno inciso negativamente l’andamento sfavorevole del mercato cinese e di quello sudamericano, nonché i costi di avviamento dello stabilimento per la produzione di filtri in Marocco.
L’Ebitda è diminuito del 7,7% a 130,7 milioni, con una marginalità all’11,4% (-60 punti base), mentre l’Ebit è sceso del 33,6% a 37,4 milioni complice anche l’incremento degli ammortamenti, con un’incidenza sul fatturato al 3,3% (-150 punti base).
Il periodo si è chiuso con un utile netto in calo del 59,3% a 8,3 milioni, con i minori oneri finanziari netti compensati dall’aumento del tax rate. L’incremento dell’incidenza delle imposte riflette la composizione del risultato, con territori in significativo utile ed altri in cui, a fronte di perdite legate all’avvio dell’attività o a perduranti criticità di mercato, si è ritenuto di non registrare imposte differite attive.
Il Free Cash Flow è stato negativo per 4,3 milioni, rispetto a un assorbimento di 22,7 milioni dell’analogo periodo 2018 che includeva l’esborso per l’acquisto delle minoranze della filiale indiana (16,7 milioni).
Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 328 milioni rispetto ai 260 milioni al 31 dicembre 2018, includendo l’effetto dell’applicazione dell’IFRS 16 per 63 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, le fonti settoriali hanno rivisto al ribasso le aspettative sulla produzione mondiale di automobili per il quarto trimestre, prevedendo attualmente una flessione del 5,5% (in linea con quanto registrato nei primi nove mesi dell’anno), rispetto al precedente -1%.
In base a tali prospettive generali, nonché a fattori specifici, Sogefi prevede per l’ultimo trimestre un andamento delle vendite, in rapporto all’anno precedente, in linea con l’evoluzione del mercato e un EBIT margin in leggero miglioramento rispetto al quarto trimestre del 2018.