L’assemblea di Mediobanca, riunitasi oggi, ha approvato il bilancio 2018/19, che a livello consolidato ha registrato un utile netto di 823 milioni (-4,7% a/a), e al dividendo di 0,47 euro, che sarà messo in pagamento il 20 novembre 2019, con stacco cedola il 18 novembre e record date il 19 novembre.
Anche la Delfin, holding che fa capo a Leonardo Del Vecchio e che detiene da poco il 7,52% del capitale della banca, per conto del quale era presente Romolo Bardin, ha votato a favore.
All’apertura si è anche appreso che Vincent Bolloré è sceso al 6,73% dal 7,85% precedente, mentre UniCredit resta primo socio con l’8,81 per cento. Stabili le quote di BlackRock e Mediolanum, rispettivamente al 4,98% e al 3,28 per cento.
Il Ceo dell’istituto di piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, nel corso dell’assise ha ribadito che al momento non c’è la necessità di vendere una parte della quota di Generali, iscritta a bilancio a 15,88 euro per azione, della compagnia triestina, il cui contributo sui ricavi di Mediobanca nell’ultimo decennio si è dimezzato al 12,5 per cento.
Un’eventuale cessione, ha fatto presente Nagel, “ha senso solo se avessimo bisogno di capitale, e non ne abbiamo poiché non è previsto alcun aumento, oppure se possiamo reinvestire in altre attività che comportino un rendimento altrettanto interessante”.
Sul fronte M&A il manager ha rimarcato che nel caso si presenteranno opportunità nel wealth management, settore dove si punta ad accelerare la crescita, sarebbe prese in considerazione.