Dallo scorso 1° ottobre le quotazioni dei titoli della multi-utility romana hanno avviato un movimento ribassista, spingendosi al di sotto delle medie mobili a 50 e a 100 sedute rispettivamente in transito a 17,55 euro, la prima, e a 17,435 euro, la seconda. Un movimento che può essere inquadrato nell’ambito di un canale discendente di breve periodo e che potrebbe spingere i corsi delle azioni Acea verso un primo supporto statico posizionato a 16,92 euro.
L’eventuale cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe così proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Stefano Donnarumma verso il successivo supporto statico individuabile a 16,64 euro, al di sotto del quale i due obiettivi ribassisti di breve periodo sono posizionabili rispettivamente a 16,22 euro prima e a 15,84 euro dopo.
La pressione dei venditori sui corsi delle azioni Acea, al contrario, potrebbe diminuire nel caso di un rapido ritorno sopra una prima resistenza statica posta a 17,44 euro dato che in questo scenario positivo ci potrebbero essere margini di apprezzamento fino alla successiva barriera individuabile a 17,84 euro. L’eventuale breakout di questa resistenza statica potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli dell’ex-municipalizzata romana verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 18,12 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a 18,36 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Acea è pari a +44% (-22% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 18,86 euro, con un potenziale rialzista del 9 per cento. Da segnalare che il 13 novembre 2019 saranno pubblicati i risultati relativi al 3° trimestre del 2019 che potrebbero provocare un forte incremento della volatilità, modificando rapidamente l’attuale quadro grafico di breve periodo.
Quotazione di riferimento: 17,30 euro
+6,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 18,36 euro;
+4,7% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 18,12 euro;
+3,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 17,84 euro;
+0,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 17,44 euro;
-2,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 16,92 euro;
-3,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 16,64 euro;
-5,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 16,36 euro;
-6,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 16,10 euro.