È in agenda per domani un nuovo incontro tra i vertici del Fitd e la Bce, che deve ancora concedere l’autorizzazione all’ingresso del Fondo Interbancario nel capitale di Carige.
Il meeting ha l’obiettivo di chiarire gli ultimi punti che riguardano il salvataggio di Carige, il quale poggia sulla ricapitalizzazione da 900 milioni approvata dall’assemblea straordinaria della banca dello scorso 20 settembre.
Oltre a una verifica del piano industriale, redatto per ora su base stand alone in quanto per il momento sono andati a vuoto i tentativi di ricerca di un partner, la vigilanza bancaria europea vuole verificare anche il passaggio che tocca l’ingresso della Cassa Centrale Banca (CCB).
Quest’ultima infatti ha la possibilità di rilevare dal Fitd la quota di controllo di Carige con uno sconto del 47% rispetto a quanto pagato dal Fondo per sottoscrivere le azioni della banca. Opzione che potrà esercitare in quattro finestre, ogni sei mesi, a partire da luglio 2020 e fino a dicembre 2021. Per il Fitd è da escludere che CCB non eserciti la propria facoltà.
Quanto alla futura governance, al momento è al lavoro una società di head hunting per selezionare i profili dei sette candidati previsti per il prossimo cda.