Leone Film Group – Riduce le aspettative per l’esercizio in corso e per il 2020 

Con l’approvazione dei risultati del primo semestre 2019, chiuso con ricavi in calo (- 58%), Ebitda ed Ebit saliti rispettivamente del 19% e del 60% e utile netto diminuito del 29%, l’organo amministrativo ha approvato anche il piano industriale 2019–2021, le cui aspettative risultano inferiori rispetto al precedente comunicato a luglio 2018. Stime inferiori in particolare per il segmento della produzione, dove è atteso un calo dei ricavi derivanti dalle produzioni esecutive internazionali anche per l’incertezza connessa alla mancata apertura dei bandi per il tax credit.

Modello di business

Il gruppo Leone Film opera nel settore della produzione e co-produzione e nello sfruttamento compravendita e distribuzione di diritti su opere cinematografica. È titolare inoltre di una library di oltre 500 titoli, in prevalenza film ed in minima parte serie televisive e documentari.

Lo sviluppo dell’attività avviene attraverso le Business Unit Produzione Cinematografica e Distribuzione. La prima di occupa della produzione di film e serie TV destinate sia al mercato italiano che a quello internazionale.

La seconda si occupa dello sfruttamento dei diritti di distribuzione dei film acquisiti, unitamente a quelli già di proprietà e costituenti la Library, con la messa in commercio degli stessi attraverso i canali Theatrical, Home Video, Free-Tv, Pay Tv, Pay-per-View, VoD, SVoD e altri canali digitali.

L’archivio è in continua crescita grazie agli accordi in essere nella Distribuzione (DreamWorks e Lionsgate) e ai solidi legami con i principali produttori negli Stati Uniti.

Mercato cinematografico in Italia

Si riporta che le oscillazioni sono tipiche del mercato cinematografico i cui risultati variano sensibilmente in base al successo raggiunto dai film in uscita.

Premesso ciò, nel primo semestre 2019 il mercato cinematografico ha registrato un aumento rispetto a fine giugno 2018 sia in termini di incassi (+5,1%) sia di presenze (+5,4%), rispetto ai cali del 2018 (rispettivamente 7% e 11,7%).

Secondo le rilevazioni Cinetel del 90% circa del mercato, gli incassi da box office si sono attestati a 309,8 milioni (294,6 milioni al 30 giugno 2018) con 48,2 milioni di biglietti venduti (45,8 milioni al 30/6/18) e un il prezzo del biglietto sostanzialmente stabile a 6,42 euro (-0,1%).

Con riferimento al mercato dei distributori Theatrical si rileva come l’incremento sia connesso soprattutto ai risultati degli operatori italiani con un box office salito a 136,3 milioni (124,1 milioni al 30/6/18) e presenze a 21,8 milioni (19,9 milioni al 30/6/18) con aumenti rispettivamente del 10,1% e del 9,5 per cento.

Le quattro majors con un lieve aumento hanno raggiunto 173,5 milioni (170,5 milioni nel giugno 2018) e le presenze 26,4 milioni (25,8 milioni) con aumenti percentuali rispettivamente del 1,7% e del 2,3 per cento.

Come emerge dalla tabella (sempre su dati Cinetel del periodo) il gruppo Leone Film con i propri film prodotti e/o distribuiti in Italia occupa la prima posizione tra le società italiane, con una quota di mercato pari all’8,9% sia del box office sia delle presenze.

Conto economico

Nel primo semestre 2019 i ricavi del gruppo sono diminuiti a 22 milioni (-58%), dei quali 18,7 milioni (10,5 milioni al 30/6/18) generati dall’attività di distribuzione (legata alla stagionalità delle uscite dei film nelle sale) dei titoli in library e dei film distribuiti negli anni precedenti per i quali non è ancora terminato il primo ciclo di sfruttamento.

I ricavi dell’attività di produzione si sono fermati a 3,3 milioni (41,4 milioni a fine giugno 2018), essenzialmente per la totale assenza di produzioni esecutive internazionali.

Sale l’Ebitda a 11 milioni (+19%), con una marginalità al 50% (18% al 30/6/18), principalmente per il miglioramento dell’attività di distribuzione, che ha più che compensato la minore marginalità dell’attività di produzione. L’Ebit, si porta poi a 3,2 milioni, dai 2 milioni del giugno 2018, dopo 7,9 milioni (+8%) di ammortamenti e svalutazioni.

Il periodo chiude con un utile netto di 1,9 milioni (2,6 milioni al 30/6/18), spesati oneri finanziari netti per 0,7 milioni (proventi per 0,2 milioni al 30/6/18) e imposte per 0,6 milioni (positive per 0,5 milioni nel 2018).

Nel 2018 i ricavi sono saliti del 15% a 122 milioni, sostenuti dalla crescita sia dell’attività di distribuzione sia di produzione. L’Ebitda sale del 3,5% a 30,5 milioni, mentre l’Ebit si fissa a 6,7 milioni (+23%), beneficiando del lieve calo (-0,8%) degli ammortamenti a 24 milioni.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 6,8 milioni (+74,4%), grazie ai buoni risultati conseguiti dai film prodotti e distribuiti e dalle produzioni esecutive che hanno generato crediti d’imposta, oltre al mark-to-market delle operazioni di copertura sui cambi.

Breakdown ricavi

Nel primo semestre 2019, l’85% del totale deriva dalla distribuzione cinematografica, i cui ricavi sono saliti a 18,7 milioni (10,5 milioni nel pari periodo 2018). Nel periodo sono usciti in sala “Vice”, “Green Book”, “Remi”, “After” e “John Wick 3” che hanno totalizzato complessivamente 27,5 milioni di ricavi al botteghino e 4,3 milioni di spettatori.

L’attività di produzione segna una netta contrazione a 3,3 milioni, dai 41,4 milioni di fine giugno 2018, imputabile prevalentemente al canale theatrical (comprensivo dei ricavi per produzioni esecutive cinematografiche italiane ed estere) per le minori produzioni esecutive estere del 2019.

I film prodotti e/o distribuiti in Italia hanno generato complessivamente 27,5 milioni di box office (136,3 milioni a livello di mercato italiano dei distributori) e 4,3 milioni di presenze (dato nazionale delle presenze pari a circa 22 milioni).

Stato patrimoniale

Al 30 giugno 2019 l’indebitamento finanziario netto aumenta a 53,1 milioni (49,4 milioni a fine 2018) e comprende investimenti per produzioni in corso e anticipi per l’acquisto dei diritti di sfruttamento di film in uscita nel secondo semestre 2019 o primo semestre 2020 per 8,7 milioni.

Ratio

I ratio di bilancio mostrano un sostanziale equilibrio patrimoniale con il rapporto PFN/Ebitda 2017 e 2018, rispettivamente pari a 1,4x e 1,6x, mentre sale leggermente nel primo semestre 2019 a 2,4x (dato annualizzato). Bilanciato anche il rapporto tra fonti proprie e risorse di terzi dal 2017 a fine giugno 2019.

La contrazione dell’indicatore di redditività dell’azionista nel primo semestre 2019 annualizzato all’8,5% è ascrivibile alla contrazione del risultato netto registrato nel periodo.

Piano industriale 2019 – 2021

Lo scorso settembre, il CdA di Leone Film Group ha reso noto il piano industriale per il periodo 2019/2021, aggiornando il precedente 2019/2020, con attese inferiori in termini di ricavi e utile operativo, in particolare nel semento della produzione.

Nell’arco del piano il management prevede di distribuire 53 film e di produrne 18, e sostenere investimenti complessivi per 106,6 milioni, con un indebitamento finanziario netto in progressivo aumento a 70,3 milioni dai 49,4 milioni di fine 2018.

A livello consolidato nella tabella sottostante sono riportati i principali indicatori economici del nuovo piano, inferiori rispetto al precedente 2019/2020 in termini di ricavi, precedentemente stimati a 129,3 e a 136,8 milioni, e di l’Ebit prima atteso a 9,4 e 12,6 milioni, rispettivamente nel 2019 e 2020. In miglioramento invece l’Ebitda del gruppo nel 2020, precedentemente atteso a 39,1 milioni.

Nel ramo produttivo il management ha ipotizzato una contrazione dei ricavi derivanti da produzione esecutive internazionali, principalmente per l’incertezza generata dalla mancata apertura dei bandi per il tax credit.

In particolare, la controllata Lotus Production prevede di produrre 18 opere nell’arco del piano, con ricavi attesi a 31,4 milioni nel 2019 (95,2 milioni nel precedente piano) 53,4 milioni nel 2020 (precedente: 98,1 milioni) e 61,8 milioni nel 2021.

Sul fronte dei margini l’Ebitda è stimato a 7,1 milioni per fine anno (precedente: 12,8 milioni), 21,6 milioni nel 2020 (precedente: 16,6 milioni) e 21,4 milioni nel 2021. Il reddito operativo è poi atteso a 1,8 milioni nel 2019 (precedente: 5,5 milioni), 6 milioni nel 2020 (precedente 7,7 milioni) e 7,8 milioni nel 2021.

Per quanto riguarda invece il segmento distributivo la società stima di distribuire 16 film nel 2019 (di cui 10 già usciti nelle sale), 20 film nel 2020 e 17 nel 2021, la cui commercializzazione avverrà attraverso i canali Thatrical, Free-Tv, Pay-Tv, Home Video e Digital.

Il nuovo piano prevede ricavi sostanzialmente in linea con il precedente per il 2019 a 33,9 milioni e leggermente inferiori nel 2020 a 37,7 milioni (38,7 milioni nel precedente piano), per salire a 44,1 milioni nel 2021.

Ebitda rivisto al ribasso nel 2019 a 18,7 milioni (precedente: 19,5 milioni) e a 20,9 milioni nel 2020 (precedente: 22,4 milioni) per attestarsi a 26,4 milioni nel 2021. Atteso un Ebit maggiore nel 2019 a 4,9 milioni (precedente: 3,9 milioni) e minore nel 2020 a 3,1 milioni (precedente: 4,9 milioni), per stabilizzarsi a 3 milioni nel 2021. Tali differenze sono essenzialmente dovute alla differente composizione dei film della line-up, nonché ad incrementi di alcuni costi di struttura.

Punti di forza

  • Archivio in continua crescita grazie agli accordi in essere nella Distribuzione (DreamWorks e Lionsgate) e ai solidi legami con i principali produttori negli Stati Uniti.

Punti di debolezza

  • Rischi connessi al gradimento del pubblico e all’interesse editoriale delle emittenti televisive.
  • Potenziali maggiori investimenti per la produzione di un film.
  • Eventuale slittamento dei tempi di ultimazione e consegna delle opere filmiche.
  • Evoluzione del quadro normativo nazionale relativo al settore cinematografico.

Borsa

Le quotazioni di Leone Film Group dal minimo di 4,42 euro toccato il 18 gennaio, hanno recuperato terreno chiudendo la seduta del 19 agosto a 5,15 euro.

Da quella data l’azione ha manifestato un andamento altalenante quotando oggi a 4,94 euro, con un guadagno da inizio anno del 5,11% sovraperformando il FTSE Aim Italia che nel pari periodo ha lascito sul terreno il 6,8%.

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