Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia l’ottava con un guadagno dello 0,9% e allineato all’analogo europeo (+1%), beneficiando della seduta positiva del comparto bancario (+0,4%) e facendo meglio del Ftse Mib (+0,4%).
Sullo sfondo permangono i timori per il rallentamento della crescita globale, soprattutto a causa della diatriba commerciale a colpi di dazi tra Stati Uniti e Cina, con le due superpotenze che però hanno ripreso i negoziati e raggiunto un accordo di massima, che potrebbe essere parzialmente ratificato nelle prossime settimane.
Intanto, è stata raggiunta un’intesa tra Regno Unito e Unione Europea sulla Brexit, anche se quest’ultima probabilmente slitterà al 31 gennaio 2020.
Sul fronte italiano, il Governo ha chiarito che nella bozza della manovra 2020 non c’è uno scostamento significativo dalle regole europee.
Gli acquisti sul settore creditizio hanno impattato anche sui titoli dell’asset management, a partire da Fineco (+2,4%) sul Ftse Mib, nel quale si mette in evidenza anche Azimut (+1,3%), mentre sul Mid Cap risulta vivace Banca Generali (+1,2%).
Sul listino principale tenta un recupero Nexi (+0,5%), con il Governo che ha rinviato le misure allo studio per favorire i pagamenti elettronici.
Tra le Mid Cap ok Banca Ifis (+1%), mentre si avvicina la scadenza del 31 ottobre per il dialogo in esclusiva con Credito Fondiario. Frena Cerved (-1,3%), mentre tiene doValue (0,0%), che secondo rumor potrebbero essere coinvolte in un’operazione di de-risking con Popolare Sondrio.
Tra le Small Cap resiste Banca Intermobiliare (0,0%), i cui conti continuano a essere deboli che secondo rumor di stampa avrebbe ricevuto una moral suasion da parte di Bankitalia per un’aggregazione.
Rally di Banca Sistema (+8,4%), che prosegue l’andamento positivo degli ultimi tre mesi.