Banca Sistema – L’utile netto sale a 21,4 mln (+12%) nei 9M 2019

Banca Sistema ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con un margine di intermediazione pari a 73,1 milioni (+13,2% a/a) e un utile netto di 21,4 milioni (+12% rispetto ai primi nove mesi del 2018). I risultati dei nove mesi del 2019 sono influenzati dall’inclusione nel perimetro di consolidamento di Atlantide a partire dal secondo trimestre 2019.

“In un contesto economico particolarmente sfidante, Banca Sistema chiude i primi nove mesi del 2019 con una crescita a doppia cifra. L’utile netto è in aumento a/a del 12%, a 21,4 milioni. Volumi e impieghi continuano a crescere sia nei core business del factoring e della cessione del quinto sia nel credito su pegno”.

È con queste parole che Gianluca Garbi, Ceo di Banca Sistema, ha commentato i risultati dei primi nove mesi del 2019.

Si segnala che il periodo include il contributo di Atlantide, a partire dal secondo trimestre, a seguito dell’acquisizione avvenuta lo scorso 3 aprile. Atlantide è stata poi incorporata in Banca Sistema il 30 giugno 2019.

Il margine di intermediazione è salito a 73,1 milioni (+13,2%), grazie al contributo positivo di tutte le componenti.

Il margine di interesse è cresciuto a 58,4 milioni (+10,1% a/a), per effetto dell’aumento degli impieghi, sia del factoring sia della cessione del quinto, e del maggior contributo del portafoglio titoli.

Le commissioni nette hanno raggiunto 12,5 milioni (+18% su base annua), grazie alla crescita delle commissioni attive del factoring, che hanno più che compensato le maggiori commissioni passive collegate all’attività di raccolta di conti deposito all’estero. Le commissioni includono, dal secondo trimestre, il contributo di Atlantide nella cessione del quinto.

I costi operativi sono aumentati a 33,9 milioni (+10,1% a/a). Le spese per il personale sono salite a 15,7 milioni (+8,7%) per l’entrata nel perimetro di Atlantide. Gli altri costi operativi sono cresciuti a 18,2 milioni (+11,4% rispetto ai primi nove mesi del 2018), influenzati da un onere one-off per l’integrazione di Atlantide (0,6 milioni), oneri di sistema e maggiori spese legali e di IT.

Dopo rettifiche su crediti salite a 6,4 milioni (+48,2% a/a) per l’evoluzione degli impieghi factoring verso la PA e i privati, il risultato netto di gestione si è fissato a 32,7 milioni (+11,3% rispetto ai primi nove mesi del 2018).

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 21,4 milioni (+12% a/a), alla cui formazione ha contribuito il risultato della vendita del 10% del capitale sociale in Axactor Italy (0,6 milioni).

Dal lato patrimoniale, a fine settembre gli impieghi crescono a 3.449 milioni (+11,6% rispetto al 31 dicembre 2018), spinti dall’aumento dei crediti verso clienti a 3.005 milioni (+10,1% rispetto a fine 2018).

La raccolta aumenta a 3.190 milioni (+10,1% rispetto al 31 dicembre 2018), trainata dalla crescita di quella da clientela a 2.551 milioni (+34,4% rispetto a fine 2018).

Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 settembre il Cet1 ratio pro-forma si fissa al 13,4% (11,4% quello regolamentare, 10,8% al 31 dicembre 2018).