Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con ricavi in calo del 2% a 511,1 milioni. Al 30 settembre 2019 il valore progressivo dell’entrata ordini di Gruppo (solo prodotti) è inferiore del 16,5% su base annua, mentre il backlog (solo prodotti) è diminuito dell’8,5% a circa 206,4 milioni.
Il breakdown dei ricavi a livello geografico evidenzia un lieve calo (-1,8%) delle vendite nell’Europa Occidentale (incidenza sul fatturato 45,5%), con al suo interno la componente domestica pari al 14,3% (in calo rispetto al 17,4% del medesimo periodo dell’anno precedente).
Netto aumento del contributo dell’area nordamericana, con un’incidenza del 23% sui ricavi consolidati (+40,8% il tasso di crescita), principalmente derivante da grandi commesse systems. Scendono invece sia l’Europa Orientale (-19,7% al 12,4% del totale) sia l’Asia (-22,1% al 15,3% del totale).
All’interno delle tre principali divisioni di business sempre predominante il settore legno (71,8% dei ricavi) rispetto sia al Vetro/Pietra/Marmo (18% dei ricavi) sia alla Meccatronica (12,4% ante-elisioni). Crescente il contributo del segmento “advanced materials” ancorchè non ancora una divisione di business autonoma.
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda è diminuito dell’8,1% a 56 milioni, con una marginalità all’11% (-70 punti base), mentre l’Ebit è sceso del 30,8% a 29,4 milioni, con un ros al 5,7% (-240 punti base).
Il periodo si è chiuso con un calo dell’utile netto del 37,2% a 14,8 milioni. Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 42,6 milioni rispetto a liquidità netta per 25,4 milioni al 31 dicembre 2018, includendo l’impatto dell’IFRS 16 per 26,9 milioni.
Infine, in attesa di aggiornare i target del piano industriale 2020-2022, per l’intero esercizio Biesse ricavi pari nel range 695-705 milioni e un Ebitda nel range 70-75 milioni.