Campari – Ebitda adj. a 125,2 mln (+11,9%) in linea con le attese nel 3Q 2019

Nel terzo trimestre 2019 il gruppo Campari ha realizzato ricavi pari a 455,6 milioni, in aumento del 7,9% su base annua e superiori dell’1,6% rispetto alle attese degli analisti.

L’andamento del fatturato si è amplificato a livello di margini operativi, con l’Ebitda adjusted e l’Ebit adjusted cresciuti rispettivamente dell’11,9% a 125,2 milioni (-0,1% vs consensus) e del 9,3% a 107,8 milioni (+1,7 vs consensus). Il tutto nonostante ammortamenti aumentati del 30,8% a 17,4 milioni.

Gli oneri finanziari netti sono cresciuti del 39,2% a 11 milioni mentre gli oneri non ricorrenti sono diminuiti del 27,4% a 5,3 milioni.

Il periodo in esame ha registrato un utile ante imposte salito del 9,6% a 91,4 milioni.

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 874,4 milioni, in calo di 62,7 milioni rispetto a fine giugno 2019.

Per il 2019 la società riporta che le previsioni rimangono bilanciate in termini di rischi e opportunità e prevede che l’andamento positivo del business possa essere riflesso nella performance su base annuale, con volatilità attesa nei mercati emergenti nel loro periodo di picco stagionale.

Inoltre si attende una positiva crescita organica del risultato operativo (EBIT) a valore, mentre ritiene che l’espansione della marginalità sulle vendite possa essere moderata da un aumento superiore alle attese del prezzo di acquisto dell’agave, amplificato dalla sovraperformance di Espolòn su base annuale, così come da reinvestimenti in attività di brand building e nel rafforzamento di strutture commerciali.

Con riferimento ai risultati complessivi, si attende che l’apprezzamento del dollaro americano contro l’euro possa continuare a più che compensare la svalutazione delle valute dei mercati emergenti, la cui volatilità dovrebbe persistere nel quarto trimestre, periodo di picco stagionale per il business.