Cerved ha archiviato i primi nove mesi del 2019 con ricavi consolidati pari a 361,1 milioni (+11,6% rispetto al pari periodo 2018). L’Ebitda adjusted è salito a 160,8 milioni (+8,3% a/a). L’utile netto adjusted si è attestato a 83,4 milioni (+16,3% rispetto ai primi nove mesi del 2018).
“Nei primi nove mesi del 2019 il gruppo ha continuato ad ottenere risultati in forte crescita, con i ricavi che aumentano del 12%, l’Ebitda adjusted dell’8%, l’utile netto adjusted del 16%, e il rapporto di leverage che cala ulteriormente a 2,4x l’Ebitda adjusted”.
È con queste parole che Andrea Mignanelli, Ceo di Cerved, ha commentato i risultati dei primi nove mesi del 2019.
“I risultati nel terzo trimestre riflettono sia il miglioramento della performance che avevamo previsto per il secondo semestre sia il contributo delle acquisizioni completate nel corso dell’ultimo anno”, ha aggiunto il manager.
I primi nove mesi di Cerved hanno mostrato ricavi consolidati saliti a 361,1 milioni (+11,6% a/a).
L’attività di Credit Information ha evidenziato un giro d’affari di 214,8 milioni (+2,2% a/a), sostenuta dal segmento imprese (+4,8% su base annua a 118,6 milioni) e rallentata dal segmento istituzioni finanziarie (-0,9% a/a a 96,2 milioni). L’area ha beneficiato del consolidamento del gruppo Mbs da agosto 2019.
Il fatturato dell’attività di Credit Management è salito a 128,1 milioni (+29,1%), grazie alla crescita organica e agli incarichi per la gestione di Npl originati dalle partnership industriali e dall’acquisizione di Cerved Property Services da Eurobank perfezionata ad aprile 2019. I ricavi non sono impattati dalla cessazione anticipata del contratto con Mps.
Positivo l’apporto dell’attività di Marketing Solutions per 21,4 milioni (+27,6% su base annua), per effetto del contributo di ProWeb Consulting e del lancio della nuova piattaforma dedicata ai Marketing Services “Cerved ON”.
I costi operativi sono aumentati da 175,2 milioni dei primi nove mesi del 2018 a 200,3 milioni.
Tali dinamiche si sono riflesse sull’Ebitda adjusted, salito dell’8,3% a 160,8 milioni e sull’Ebit adjusted, aumentato dell’11,4% a 95,1 milioni.
Il periodo si è chiuso un utile netto reported di 40,5 milioni (-11,8% rispetto ai primi nove mesi del 2018).
L’utile netto adjusted, che esclude gli elementi non ricorrenti tra cui i 40 milioni di indennizzo riconosciuto da Mps per il recesso anticipato dal contratto di servicing, si è fissato a 83,4 milioni (+16,3% rispetto al periodo gennaio-settembre 2018).
Al 30 settembre 2019, l’indebitamento finanziario netto si fissa a 561,2 milioni (591,1 milioni a fine 2018). Il rapporto debito netto/Ebitda adjusted scende a 2,4x da 2,7x.