Giglio Group ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con ricavi consolidati aumentati del 3,2% a 28,7 milioni e un Ebitda adjusted delle continuing operations, normalizzato da oneri non ricorrenti per 1,4 milioni, balzato del 29,1% a 1,8 milioni.
Risultati di cui “siamo soddisfatti e che sono in linea con il piano industriale, approvato lo scorso marzo, a livello di tutti parametri a partire da volumi, ricavi e marginalità”, afferma Massimo Mancini, Direttore Generale di Giglio Group.
E prosegue “il piano rappresenta la nostra direttrice, rispetto al quale cerchiamo di essere il più aderenti possibile e che puntiamo però a battere”.
“Tutto questo grazie a quanto abbiamo compiuto quest’anno con la completa trasformazione di Giglio Group in una società e-commerce e con la contestuale dismissione dell’area media, che si è perfezionata oggi”.
E non è tutto in quanto, ricorda Mancini, “abbiamo inoltre acquisito Terashop, un asset per noi particolarmente strategico e il cui consolidamento ci consente di aumentare ulteriormente i ricavi, i gestiti nonché di avvicinarci ancor più agli obiettivi del piano”.
L’integrazione con Terashop, sottolinea Mancini, “ci sta portando elementi estremamente importanti dal punto di vista della tecnologia, non solo in termini di nuove features da offrire ai nostri clienti ma anche di efficienza con l’opportunità di implementare più progetti allo stesso tempo. Inoltre tale operazione ci permette di realizzare economie di scala molto importanti e di sfruttare rilevanti sinergie, per 1 – 1,5 milioni, anche sotto il profilo della omnicanalità, prestando allo stesso tempo grandissima attenzione ai costi”.
“Terashop, che è stata inclusa nel perimetro aziendale dal primo ottobre,apporta in Giglio Group un gestito di 35-40 milioni, e consente di proiettarci per fine anno a un fatturato pro forma (dal 1° gennaio 2019) di 50 milioni e a un volume di gestito per oltre 110-115 milioni di euro”.
Un percorso di sviluppo, aggiunge Mancini, “che, dopo il completo venir meno nel 2019 dei costi straordinari legato al nostro processo di trasformazione, è destinato ad accelerare ulteriormente nel 2020, per il quale ci attendiamo una crescita dei ricavi e dei margini nonché il raggiungimento in anticipo del target 2021 di redditività, attesa superiore al 12%”.
“Dal punto di vista delle masse gestite siamo assolutamente oltre il piano, con un obiettivo di 160 milioni nel 2021 e ad oggi ci proiettiamo intorno ai 115 milioni -120 milioni”.
“Il tutto in uno scenario di mercato promettente nel quale l’e-commerce continua a crescere e in cui prevediamo di accelerare sullo sviluppo, facendo leva inoltre su un portafoglio bilanciato, grazie al recente ingresso nel food, settore tipicamente anticiclico, che ci permette di compensare il rallentamento del fashion in alcuni mercati”.
Guardando ai prossimi mesi, a seguito della conclusione della cessione dell’area media e del consolidamento di Terashop, afferma Mancini, “riteniamo che ci siano ampie possibilità di accelerare sullo sviluppo tramite aggregazioni. Il tutto mantenendo parallelamente il focus su nuovi contratti in esclusiva con i brand, operazioni soddisfacenti ma che richiedono tempi solitamente più prolungati”.
E conclude “ Il nostro obiettivo è quindi quello di estendere la presenza sul mercato del modello Giglio, un modello unico in Italia, apprezzato dai brand, grazie a un’offerta verticale ricca di servizi innovativi”.