Mercati – In cerca di una direzione aspettando la Fed, Milano sulla parità

Mattinata dall’andamento incerto per le principali piazze europee, con il Ftse Mib di Milano che intorno alle ore 12:00 scambia sulla parità in area 22.2688 punti.

Il Dax di Francoforte cede lo 0,02%, il Ftse 100 di Londra lo 0,1% e l’Ibex35 di Madrid l’1,2% mentre il Cac40 di Parigi si muove in frazionale rialzo (+0,2%).

Gli operatori restano in attesa della conclusione del meeting della Federal Reserve e del conseguente annuncio sui tassi di interesse da parte dell’Istituto, con le previsioni che indicano un taglio di 25 punti base dopo quelli già effettuati a luglio e a settembre.

Ulteriori indicazioni sulla politica monetaria dell’istituto potrebbero essere offerte nella conferenza stampa post meeting del presidente della Fed, Jerome Powell.

Focus di giornata anche verso i dati macro odierni, tra cui il Pil americano del terzo trimestre e la stima Adp di ottobre sul mercato del lavoro, in vista dell’uscita del Job Report ufficiale di venerdì.

Questa mattina, ricordiamo, l’Istat ha diffuso il dato di ottobre sull’indice del clima di fiducia dei consumatori che ha messo in evidenza un calo a 111,7 punti dai 112,2 punti di settembre (consensus di 111,8 punti). Al tempo stesso il “sentiment” economico evidenzia un rialzo a 99 punti dai precedenti 98,6 punti (rivisti da 98,5 punti).

L’indicatore del clima economico dell’area euro è sceso invece a 100,8 punti dai 101,7 punti di settembre, deludendo le attese che indicavano un valore di 101,1 punti.

Sul fronte commerciale, le ultime indiscrezioni hanno attenuato parzialmente l’ottimismo dei giorni scorsi: l’accordo transitorio tra le due superpotenze potrebbe infatti non arrivare nel vertice cileno previsto per metà novembre.

Sul Forex, il biglietto verde arretra leggermente nei confronti dell’euro (Eur/Usd) a 1,1123. Stabile la sterlina dopo che il parlamento britannico ha accolto la richiesta del primo ministro Boris Johnson fissando nuove elezioni il prossimo 12 dicembre per rompere lo stallo sulla Brexit.

Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio. Il Wti resta stabile a 55,51 dollari al barile mentre il Brent scende dello 0,6% a 61,24 dollari al barile. Il tutto, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Sull’obbligazionario, il decennale italiano si attesta allo 0,99% con il relativo spread verso il Bund tedesco a 135 punti base.

Tornando a Piazza Affari, corre Fca (+9,1%) dopo aver confermato le discussioni per una possibile fusione con Psa. Bene anche Exor (+4,9%). In rosso Pirelli (-6,4%) dopo i risultati del terzo trimestre 2019.