Forti vendite questa mattina a Piazza Affari su Pirelli dopo il parziale taglio della guidance e il rinvio della presentazione del nuovo piano industriale.
Intorno alle 09:40, il titolo scambia in coda al listino principale con un ribasso del 5,5% in area 5,49 euro, rispetto all’andamento piatto del Ftse Mib.
Nei terzo trimestre infatti il gruppo ha rilevato una crescita superiore alle attese per ricavi ed Ebitda, ma ha invece rilevato una riduzione con risultati pari o al di sotto delle previsioni di Ebit e utile netto.
Il gruppo della Bicocca ha quindi ridotto il target del margine Ebit adjusted tra il 17% e il 17,5% (dal 18-19%) a causa dei maggiori costi di insaturazione della capacità Standard, dovuti a una minore produzione per ridurre le scorte, e del deterioramento dello scenario inflattivo.
Si tratta della seconda revisione della guidance sui margini dell’anno, dopo che in occasione dei conti del primo semestre il gruppo aveva tagliato l’indicazione iniziale da un Ebit adjusted margin superiore al 19 per cento.
La società ha anche abbassato la guidance sul flusso di cassa netto ante dividendi a 330-350 milioni (da 350-380 milioni) e sul rapporto PFN/Ebitda adjusted ante costi di start up nella forchetta tra 2,42x e 2,36x (da 2,33x-2,20x).
Confermate invece le altre previsioni, con i ricavi attesi pari a almeno 5,3 miliardi con una crescita di circa il 2,5% (fra +1,5% e +2,5% la precedente indicazione, rivista dal +3-4% di inizio anno).
Pirelli ha inoltre rinviato al 1Q 2020 la presentazione del nuovo piano industriale 2020-2022, che punterà a un significativo rafforzamento delle iniziative per ridurre il break-even point già nel 2020 in uno scenario più sfidante di quanto previsto nei mesi scorsi.
In questo contesto, infine, Deutsche Bank ha rivisto al ribasso la raccomandazione sul titolo da “buy” a “hold” e tagliato il prezzo obiettivo da 6,5 a 6 euro per azione.