Saras – Risultati in forte crescita nella Raffinazione nel 3Q 2019

Saras ha chiuso il terzo trimestre con un Ebitda comparable sostanzialmente in linea alle attese, grazie al deciso miglioramento del risultato della Raffinazione che ha beneficiato di uno scenario di mercato favorevole. Risultato che però è stato assorbito dal calo rilevato negli altri tre business del gruppo. Di conseguenza l’Ebit comparable si è ridotto del 13% a 68,2 milioni, mentre l’utile netto comparable, grazie principalmente agli utili su inventari, è cresciuto del 29% a 56,8 milioni. Infine, dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta è passata in negativo per 15 milioni.

Tra luglio e settembre i ricavi consolidati di Saras sono diminuiti su base annua da 3.370 milioni a 2.422 milioni, evidenziando un calo del 7% a parità di classificazione contabile delle attività di trading.

Una dinamica che, oltre a risentire della diversa classificazione, riflette le minori quotazioni petrolifere sia per la benzina, su una media di 605 $/ton (vs 712 $/ton nel 3Q 18), sia per il diesel a 578 $/ton (vs 668 $/ton nel 3Q 18).

Nella gestione operativa l’Ebitda comparable ha mostrato un calo del 3,8% a 117,8 milioni, mentre l’Ebit comparable è diminuito del 12,7% a 68,2 milioni.

La contrazione operativa rilevata nelle divisioni Power, Marketing e Wind ha infatti controbilanciato il deciso miglioramento del segmento Raffinazione che ha rilevato un progresso del 39,4% a 70,4 milioni, allineandosi alle previsioni degli analisti.

Il segmento è stato infatti in grado di cogliere i benefici di uno scenario petrolifero favorevole, grazie all’incremento dei volumi e realizzando una performance industriale positiva.

Nel trimestre l’EMC Benchmark si è infatti attestato su una media di 3 $/bl contro i 2,4 $/bl del 3Q 18. Il margine di raffinazione di Saras, storicamente maggiore del benckmark, ha invece raggiunto i 6,1 $/bl, superando di 3,1 $/bl l’EMC Benchmark (+2,4/2,8 $/bl la guidance) e i 5,2 $/bl dell’anno precedente.

In miglioramento anche i crack spread, con quello della benzina che ha proseguito la ripresa fino a 10,4 $/bl, leggermente al di sopra dei 10,2 $/bl del 3Q 18.

Indicazioni ancora più positive per il crack spread del diesel a 15,4 $/bl, superiore sia ai 12 $/bl del 2Q 19 sia ai 14,4 $/bl del 3Q 18 grazie ai primi effetti dell’introduzione della normativa IMO e alle minori esportazioni russe e soprattutto saudite.

La divisione Power ha invece mostrato un calo del 40,2% a 37,3 milioni per effetto di uno scenario meno favorevole, caratterizzato dal minor valore della tariffa CIP6/92 e dai maggiori costi per le materie prime.

In deciso calo anche l’Ebitda comparable del business Eolico a 0,7 milioni (-22,2%) a causa della diminuzione sia della Tariffa Incentivo sia della tariffa elettrica, che ha controbilanciato i maggiori volumi prodotti.

Leggera flessione invece per la divisione Marketing a 8,5 milioni (-3,4%) che sconta il deconsolidamento della rete spagnola.

Il periodo si è chiuso con un utile netto comparable pari a 56,8 milioni, in aumento del 28,8% rispetto al 3Q 2018 per effetto della presenza di utili su inventari e dell’assenza di poste non ricorrenti.
Dal lato patrimoniale la posizione finanziaria netta è passata in negativo per 15 milioni rispetto al dato positivo per 28 milioni rilevato lo scorso 30 giugno, a seguito degli investimenti sostenuti nel periodo.

Si segnala che il dato include anche 43,5 milioni di maggior debito legati all’introduzione dell’IFRS 16, al netto del quale il gruppo mostra una liquidità netta di 28,6 milioni rispetto a liquidità netta per 76 milioni  a fine giugno 2019 escludendo l’effetto negativo dell’IFRS 16 di circa 48 milioni.
Infine, il management è fiducioso rispetto all’ultimo trimestre dell’anno in corso in considerazione di un ulteriore rafforzamento del crack spread del diesel, in scia alla prossima introduzione della normativa IMO, e di manutenzioni programmate piuttosto contenute.

Il gruppo ha inoltre comunicato di aver avviato ad agosto l’attività di bunkeraggio nell’area di Cagliari e completato l’ampliamento del Parco eolico di Ulassai, entrato in esercizio lo scorso 27 settembre.