Mattinata all’insegna delle vendite per Tenaris che, all’indomani della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre dell’anno, ha toccato i minimi da febbraio 2019 a 9,002 euro.
Intorno alle 11:15, il titolo scambia infatti in coda al listino principale con un ribasso del 3,2% in area 9,1 euro, rispetto all’andamento piatto del Ftse Mib.
Il gruppo ha chiuso il terzo trimestre con risultati in calo per tutti gli aggregati di conto economico, che si sono inoltre attestati al di sotto del consensus raccolto da Bloomberg.
Un andamento condizionato dalla minore attività petrolifera dei pozzi in Argentina e negli Stati Uniti e dalle minori vendite in Europa, solo parzialmente compensate dallo sviluppo in Medio Oriente.
Per gli ultimi tre mesi dell’anno, Tenaris prevede che i ricavi continuino ad essere impattati dalla contrazione dei prezzi medi di vendita e dal rallentamento delle attività in Argentina e Stati Uniti.
Un andamento che il gruppo conta di mitigare grazie alla riduzione dei costi, che dovrebbe consentire di mantenere l’Ebitda margin sui livelli del terzo trimestre.
Lo scenario che si prospetta sembra quindi al momento peggiore di quanto atteso dagli analisti, che potrebbero di conseguenza tagliare le stime per il 2020.