Il gruppo ha archiviato i primi nove mesi del 2019 con ricavi in aumento del 2,6% a 144,2 milioni, trainati in particolare dal settore Ferroviario. In forte miglioramento i margini operativi, mentre la bottom line ha evidenziato un ritorno all’utile per 0,7 milioni rispetto alla perdita di 0,8 milioni del pari periodo 2018. L’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 (che ha impattato negativamente per 17,8 milioni) è aumentato a 115,6 milioni. Il gruppo, forte delle azioni gestionali intraprese nelle diverse aree di attività, stima di centrare i target al 2019 e proseguire nel processo di crescita anche nei mesi a seguire.
Tesmec ha chiuso i primi nove mesi 2019 con ricavi in crescita del 2,6% a 144,2 milioni, registrando un +0,9% a cambi costanti rispetto al pari periodo 2018. Andamento sostenuto dal business ferroviario che ha registrato una crescita del fatturato del 44,6% a 23,3 milioni, grazie all’esecuzione dei contratti in essere con RFI e all’operato sul mercato francese.
Positivo anche il settore Energy il cui giro d’affari è cresciuto del 4,2% a 31,5 milioni, mentre è risultato in calo il settore Trencher (-5,1% a 89,4 milioni) per effetto della riorganizzazione in atto nel mercato australiano.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda (comprensivo dell’impatto del rimborso assicurativo e dei costi ed oneri connessi alla sopracitata riorganizzazione in Australia) si è attestato a 17,4 milioni (+42,1%) con la relativa marginalità salita al 12,1% (+340 basis point).
L’Ebitda ha beneficiato inoltre dell’applicazione dell’IFRS 16 per 2,7, al netto del quale risulterebbe pari a 14,7 milioni. L’Ebit è più che raddoppiato a 3,9 milioni, con un ros cresciuto al 2,7% (+170 punti base), nonostante maggiori ammortamenti.
Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio registrando un ritorno all’utile (0,7 milioni), rispetto alla perdita di 0,8 milioni del pari periodo 2018.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 si è attestato a 115,6 milioni, in aumento rispetto ai 77,7 milioni al 31 dicembre 2018. Tale variazione è riconducibile per 17,8 milioni all’applicazione dell’IFRS 16 e per la restante quota principalmente alla variazione del capitale circolante netto connessa a lavori in corso su ordinazione nel settore ferroviario e al magazzino prodotto per cogliere le opportunità previste per l’ultimo trimestre.
Il portafoglio ordini al 30 settembre 2019 ammonta a 198 milioni, dei quali 70,9 milioni riferiti al settore Trencher, 96,7 milioni al settore Ferroviario e 30,4 milioni al settore Energy, da confrontarsi con i 206 milioni del pari periodo 2018.
Infine, Tesmec prevede che le azioni gestionali intraprese nelle diverse aree di attività consentiranno al gruppo una significativa crescita del fatturato nel quarto trimestre, centrando così i target attesi per il 2019.