Chiusura debole per i principali listini europei, penalizzati dalle preoccupazioni legate al commercio dopo l’annullamento del vertice cileno in cui Trump e Xi Jinping avrebbero dovuto siglare la fase uno dell’accordo e l’indiscrezione secondo cui la Cina nutrirebbe dubbi sulla possibilità di raggiungere un’intesa di lungo termine con il presidente americano.
In tale contesto, il Ftse Mib ha terminato a +0,2% a 22.694 punti, rispetto al +0,1% del Ftse Italia Moda Servizi per la Casa e per la Persona e al -0,3% del corrispondente indice europeo.
Nel settore dei beni per la Casa, tra le Mid in evidenza Technogym (+2,2%) e Fila (+2,3%), che prosegue la corsa al rialzo aggiornando al 12,4% il progresso nell’ultimo mese di scambi. Chiusura invece sotto la parità per De’Longhi (-0,5%).
Tra le società a minore capitalizzazione, denaro su B&C Speakers (+2%) mentre ha chiuso poco mossa Elica (+0,4%) nel giorno in cui la società ha diffuso i risultati dei primi nove mesi del 2019.
Forti vendite hanno interessato invece Bialetti (-4,7%) che ha comunicato l’aggiornamento per il mese di settembre sull’ammontare dell’indebitamento finanziario netto. Lunedì partirà inoltre l’aumento di capitale a pagamento da massimi 6,5 milioni.
Variazioni entro il punto percentuale per i rimanenti titoli.