Oil & Gas (-0,8%) – Vendite su Tenaris (-3,3%) dopo una trimestrale deludente

Giornata di vendite per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che ha archiviato le contrattazioni a -0,8% rispetto al -0,8% del corrispondente indice europeo.

Arretrano i principali listini europei, con il Ftse Mib in controtendenza (+0,2%) grazie alla performance Fca, all’indomani della riunione della Fed.

La banca centrale, come previsto, ha abbassato i tassi di interesse 25 punti base, segnalando l’intenzione di mettere in pausa, per il momento, il ciclo di accomodamento monetario a meno di significativi cambiamenti dell’outlook.

Arretrano le quotazioni del greggio, con Wti a 54,1 $/bl (-1,7%) e Brent a 59,4 $/bl (-1,4%) poco dopo la chiusura, appesantite dalle indiscrezioni secondo cui la Cina nutrirebbe dubbi sulla possibilità di raggiungere un accordo commerciale di lungo termine con gli Usa.

Inoltre, l’Arabia Saudita ha alzato l’output di greggio a 9,8 milioni di barili/giorno a meno di due mesi dagli attacchi subiti da due importanti impianti di produzione e raffinazione.

Sull’azionario forte calo Tenaris (-3,3%) dopo aver chiuso il terzo trimestre con risultati al di sotto delle attese e aver fornito un outlook debole per i prossimi mesi.

In rosso anche Saipem (-1,3%) ed Eni (-0,9%), che ha avviato la realizzazione del nuovo sistema di supercalcolo HPC5.

Tra le Mid Cap, perdono terreno sia Maire Tecnimont (-2%) che Saras (-1,4%).

Infine, tra le società a minore capitalizzazione, si sono mosse in direzioni opposte Gas Plus (+1,4%) e d’Amico (-2,8%).