Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,6%, sottoperformando il corrispondente indice europeo di confronto (+0,9%).
Il Ftse Mib di Milano chiude in rialzo dello 0,2%, unico positivo fra i listini europei, penalizzati dall’andamento sottotono di Wall Street.
A penalizzare i mercati contribuiscono le preoccupazioni legate al commercio dopo l’annullamento del vertice cileno in cui Trump e Xi Jinping avrebbero dovuto siglare la fase uno dell’accordo e l’indiscrezione secondo cui la Cina nutrirebbe dubbi sulla possibilità di raggiungere un’intesa di lungo termine con il presidente americano.
I funzionari di Pechino avrebbero avvertito che non faranno passi indietro sulle questioni più spinose del conflitto e sarebbero preoccupati per la natura impulsiva di Trump.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si attesta allo 0,92%, con il relativo spread verso il Bund tedesco a 133 punti base.
Tornando alle Utility e Rinnovabili, tra le Big, la migliore è stata A2A (+2,7%) che ha beneficiato del rialzo del target price a 2 euro dal precedente 1,70 euro degli analisti di Banca Akros, che hanno aggiornato la raccomandazione a Buy da Neutral.
Segue Enel (+0,5%) che ha comunicato i dati operativi del 3Q 2019 oltre a quelli cumulati dei 9M 2019. La produzione netta di energia elettrica di gruppo è stata pari a 61.446 GWh, in calo del 7,8% su base annua. Con riferimento alla sola Italia, la produzione è diminuita del 13,7% su base annua a 11.943 GWh. Stabile invece il dato sulle vendite di energia elettrica realizzate dal gruppo a livello globale, +0,4% a 79,7 TWh.
La controllata per le rinnovabili Enel Green Power Spagna ha collegato alla rete il parco eolico Sierra Costera I (50 MW). L’impianto, che ha richiesto un investimento di circa 45 milioni, sarà in grado di generare circa 141 GWh all’anno, evitando l’emissione annuale di circa 93 mila tonnellate di CO2 nell’atmosfera.
Tra le Mid si segnalano gli acquisti su Falck Renewables, dopo che gli analisti di Banca Akros hanno alzato il tp a 3,8 euro, da 3,70 euro, confermando il giudizio neutral.
Tra le Small, la migliore è stata Seri Industrial (+2,2%) seguita da Edison (+1,5%).
In coda Biancamano (-2,9%) che a fine settembre ha riportato un indebitamento finanziario netto di gruppo pari a 107,2 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente (107,4 milioni).
Il mese di ottobre si è concluso con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 52,82 €/MWh, in calo del 28,6% rispetto a ottobre 2018, ma in aumento del 3,2% rispetto a settembre 2019.