Fineco ha archiviato il terzo trimestre 2019 con un margine di intermediazione pari a 165,8 milioni (+8,4% a/a), che ha beneficiato soprattutto della crescita delle commissione nette (+15,9% a 84,3 milioni rispetto al terzo trimestre 2018). Il trimestre si è chiuso con un utile netto di 61 milioni (+16,2% su base annua), grazie anche alla riduzione dei costi operativi (-3,5% a/a a 57,6 milioni).
Il terzo trimestre 2019 di Fineco ha evidenziato un aumento del giro d’affari e dei margini operativi.
La performance è stata sostenuta da tutte le aree di business, confermando ancora una volta la capacità di generare un flusso di ricavi ben diversificato e bilanciato, senza al contempo aumentare il profilo di rischio.
Il margine di intermediazione è salito a 165,8 milioni (+8,4% a/a), grazie al contributo positivo soprattutto delle commissioni nette (+15,9% a 84,3 milioni), che hanno beneficiato dell’area investing, che include i servizi di collocamento e distribuzione di fondi, e del brokerage, anche per il lancio di nuove opzioni e l’ampliamento dell’offerta multicurrency.
Stabile il margine di interesse a 69,8 milioni, mentre i profitti da trading sono cresciuti a 11,6 milioni (+8,1% rispetto al terzo trimestre 2018).
In calo i costi operativi (-3,5% a 57,6 milioni rispetto al periodo di confronto). Il costo del personale è sceso a 22,5 milioni (-3% su base annua), mentre gli altri costi sono diminuiti a 35,1 milioni (-3,9% a/a) soprattutto per la riduzione delle spese di marketing.
Le dinamiche sopra esposte hanno determinato un risultato lordo di gestione pari a 108,2 milioni (+16% rispetto al terzo trimestre 2018).
Dopo avere contabilizzato rettifiche su crediti per 1,2 milioni (+37,1% a/a), il risultato netto di gestione si è attestato a 107 milioni (+15,8% a/a).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 61 milioni (+16,2% rispetto al terzo trimestre 2018).
