Monnalisa ha partecipato lo scorso 21 ottobre all’Aim Italia Conference organizzata a Londra da Borsa Italiana.
Evento in occasione del quale gli analisti e gli investitori italiani e internazionali hanno potuto fare il punto sui risultati raggiunti e sulle prospettive future delle PMI dinamiche e competitive quotate sul mercato AIM Italia.
“I meeting con gli investitori”, afferma Christian Simoni, Ad di Monnalisa, in un’intervista rilasciata a Market Insight, “sono stati molto interessanti”.
E prosegue “Ci è sembrata una edizione anche migliore rispetto allo scorso anno. E’ stato un peccato non essere riusciti, per insufficienza di tempo, a incontrare tutti gli investitori che avevano chiesto un incontro con noi. Però questo conferma il forte interesse nei confronti della società”.
Da sottolineare inoltre, afferma l’Ad, “la buona accoglienza e l’interesse nei confronti di Monnalisa, società avente peraltro un deciso orientamento all’internazionalizzazione. Ricordo che nella semestrale la quota di Ricavi dall’estero è stata pari al 68% e in Europa, come nel resto del mondo, e tale quota continua ad aumentare”.
“Contiamo che l’interesse degli investitori esteri possa crescere al pari della nostra espansione commerciale. D’altra parte, riteniamo che l’immagine del brand e la natura del settore in cui lavoriamo abbiano un forte appeal per chi ci guarda da fuori dall’Italia”.
Altrettanto positivo il sentiment che abbiamo recepito sulla società, aggiunge Simoni, “e in generale ci è sembrato si respirasse un clima di fiducia, non soltanto su Monnalisa, ma anche più in generale sul sistema Paese”.
Sul fronte poi degli investitori istituzionali, riporta Simoni, “Stiamo lavorando per incrementare la quota di quelli esteri. Crediamo che sia il momento giusto per incontrare nuovamente i potenziali investitori al di fuori dai confini nazionali, sia per il mutato scenario politico, sia per il prezzo attuale delle nostre azioni che rappresenta un’occasione molto interessante per i nuovi investitori che vogliano entrare nel nostro capitale e che credano al nostro progetto di sviluppo”.
E conclude “Da segnalare infine che la percentuale del flottante in mano agli istituzionali è al momento pari al 23,48% e non prevediamo modifiche a breve”.
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