Credem – Salgono ricavi e margini operativi nel 3Q 2019

Credem ha archiviato il primo trimestre con un margine di intermediazione pari a 296,8 milioni (+4,2% a/a), sostenuto dalla crescita delle commissioni nette (+19,9% su base annua a 145,2 milioni). L’utile netto è rimasto stabile a 56,2 milioni.

“I positivi risultati che abbiamo approvato mostrano la validità del nostro modello di business. Manterremo un forte focus sullo sviluppo della banca assicurazione, sui servizi alle imprese e sul wealth management”.

È con queste parole che Nazzareno Gregori, direttore generale di Credem, ha commentato i conti del terzo trimestre 2019.

Il margine di intermediazione si è attestato a 296,8 milioni (+4,2% rispetto al periodo di confronto).

Il margine di interesse è sceso a 117,5 milioni (-5% rispetto al terzo trimestre 2018), a causa del perdurare dei bassi tassi e per gli impatti legati all’introduzione dell’Ifrs16.

Le commissioni nette sono salite a 145,2 milioni (+19,9% a/a), grazie alla crescita di quelle da gestione e intermediazione e di quelle legate ai servizi bancari.

I profitti da trading sono aumentati a 11,2 milioni (+73,5% rispetto al periodo di confronto), mentre gli altri ricavi sono calati a 22,9 milioni (-31,9% su base annua).

I costi operativi sono cresciuti a 201,5 milioni (4,3% a/a). Le spese per il personale sono diminuite a 118 milioni (-1,3% su base annua), mentre gli altri costi sono aumentati a 83,5 milioni (+13,5% rispetto al terzo trimestre 2018), includendo gli oneri di sistema.

Tali dinamiche hanno portato ad un risultato lordo di gestione pari a 95,4 milioni (+3,9% rispetto al periodo di confronto).

Doporettifiche su crediti significativamente scese a 5,2 milioni (-41,6% su base annua) e un saldo negativo della gestione assicurativa per 7,6 milioni (deficit di 8,4 milioni nel terzo trimestre 2018), il risultato netto di gestione si è attestato a 82,5 milioni (+10,9% a/a).

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 56,2 milioni, un valore in linea con terzo trimestre 2018) dopo un saldo positivo delle componenti straordinarie sceso a 0,7 milioni (-89,9% a/a).