Salini Impregilo ha concluso il collocamento istituzionale inerente all’aumento di capitale, allocando 400 milioni di nuove azioni al prezzo di sottoscrizione di 1,5 euro per azione, per complessivi 600 milioni.
Il gruppo ha riscontrato una domanda superiore all’offerta, “evidenziando un voto di fiducia in Salini Impregilo e nel Progetto Italia da parte di investitori europei, americani”.
La nuova Salini Impregilo sarà quindi partecipata al 44,91% da Salini Costruttori, per il 18,65% da CDP Equity, per il 5,26% ciascuna da Intesa Sanpaolo e Unicredit e per lo 0,67% da Banco Bpm.
La società, Salini Costruttori, CDPE e le Banche Finanziatrici hanno inoltre assunto impegni di lock-up della durata di 6 mesi a decorrere dalla data di regolamento dell’aumento di capitale.
Operazioni a cui hanno inoltre partecipato Leonardo Del Vecchio e il fondo Elliott.
“Abbiamo chiuso con forte domanda da investitori di grande qualità il collocamento del nostro aumento di capitale che dà il via a Progetto Italia, un bellissimo progetto di investimento per il futuro e successo per il nostro Paese” ha commentato l’Ad Pietro Salini.
“Progetto Italia – continua il Ceo – rappresenta il futuro di crescita per il settore delle infrastrutture, la più grande operazione di sistema industriale nella storia italiana del settore, lanciata per dare vita ad un gruppo forte di competere all’estero alla pari con i competitor internazionali”.
Infine, si segnala che la società ha ricevuto da parte di Consob l’autorizzazione a pubblicare il prospetto di ammissione alle negoziazioni relativo alle nuove azioni ordinarie emesse nell’ambito dell’aumento di capitale.
Il regolamento del collocamento istituzionale è atteso per il giorno 12 novembre 2019.