Azimut tocca nuovo massimi a Piazza Affari, mentre lo scoperto molla gradualmente la propria presa.
Nella seduta di oggi le azioni della società di asset management segnano un rialzo dell’1,9% a 21,3 euro (dopo un massimo alle 9:15 di 21,38 euro). Si tratta dei livelli più elevati mai toccati negli ultimi tre anni. Dal minimo toccato lo scorso 27 dicembre a 9,31 euro, le azioni hanno guadagnato oltre il 127 per cento.
Da questa base di partenza, riagganciare le quotazioni top mai più toccate dal 2015 (massimo assoluto il 15 maggio 2015 a 27,78 euro, scostamento del 30%) non sembra più un’impresa impossibile.
Anche perché anche le vendite allo scoperto, che negli ultimi anni hanno costituito una pesante zavorra per il titolo, stanno riducendo la propria presa. Il dato fornito da Consob indica il complesso delle posizioni nette corte sui titoli Azimut di ieri al 3,84%, il minimo mai toccato negli ultimi due anni. Sono ancora presenti Abaco Asset Management con lo 0,93%, BlackRock con l’1,19% e Citadel con l’1,72% attraverso due differenti veicoli finanziari.
Le posizioni nette corte sui titoli Azimut avevano raggiunto i massimi alla fine dello scorso anno, superando l’11,3% a novembre e il 10,6% a dicembre 2018.
Da allora la società ha inanellato una serie di buone notizie, a partire a inizio anno dall’annuncio della cospicua cedola di 1,5 euro, alla revisione delle commissioni, agli ottimi risultati dei conti nei primi nove mesi, nonché all’annuncio della nuova strategia sugli asset alternativi. Newsflow che è stato apprezzato dal mercato.