MolMed – Perdita netta più che dimezzata a 2,4 mln nei 9 mesi 2019

Nei primi nove mesi del 2019 MolMed ha riportato ricavi operativi pari a 24,9 milioni, in progresso del 24,4% su base annua, beneficiando sia dell’espansione del portafoglio clienti, in particolare con l’ingresso nel progetto oncologico di GSK, sia dell’incremento dei servizi resi ai clienti esistenti a seguito di nuovi progetti acquisiti.

La dinamica positiva dei giro d’affari si è riflessa sui margini operativi, con l’Ebitda tornato positivo a 0,2 milioni da un deficit di 3,5 milioni e l’Ebit che ha dimezzato la perdita a 2,3 milioni, nonostante ammortamenti e svalutazioni più raddoppiati a 2,5 milioni a seguito anche dell’applicazione del principio IFRS 16.

Il periodo in esame si è chiuso con una perdita netta più che dimezzata a 2,4 milioni.

Sul fronte patrimoniale la liquidità netta si è attestata a 2,6 milioni, in calo di 13,9 milioni rispetto a fine 2018.

Al netto degli effetti IFRS 16 la liquidità netta sarebbe stata pari a 11,4 milioni, in calo di 5 milioni rispetto a fine 2018.

Per prossimi mesi, alla luce anche del ritiro del CMA di Zalmoxis, MolMed potrà destinare tanto gli spazi produttivi quanto le risorse umane in precedenza dedicati alla produzione di TK per ampliare l’offerta della propria CDMO.

Parallelamente intende ampliare la quantità e la scala dei servizi offerti, al fine di mantenere la competitività che l’ha portata ai dati di crescita evidenziati anche in questo trimestre.

L’attività di ricerca sui prodotti proprietari verrà mantenuta, ma resterà focalizzata sulle terapie CAR, con particolare riguardo allo sviluppo clinico di CAR-T CD44v6 nei tumori liquidi (AML e MM).

A seguito delle autorizzazioni regolatorie di Italia e Repubblica Ceca, e dei pareri negativi della Germania e della Spagna, verrà valutata all’interno del progetto Eure-CarT la possibilità di ampliare i centri clinici nei paesi autorizzati per aumentare le possibilità di reclutamento di pazienti.

La sottomissione della domanda per iniziare uno studio clinico con il CAR-T CD44v6 nei tumori solidi sarà subordinata ai risultati di sicurezza ed efficacia della fase I del suddetto studio nei tumori liquidi.

Per quanto riguarda poi lo sviluppo della pipeline early stage, iniziata con la stipula nel 2018 degli accordi con Glycostem e AbCheck, la società ha definito milestone scientifiche che consentano di valutare lo stato di avanzamento dei progetti e il loro potenziale di essere trasferiti in clinica, i cui risultati sono attesi nel primo trimestre del 2020.

Infine MolMed sottolinea che, data la propria elevata dipendenza nei confronti dei partner esterni attualmente utilizzati nelle attività di sviluppo della pipeline CAR early stage, nei prossimi mesi ne valuterà l’idoneità così come la potenziale internalizzazione di alcune attività.