Prysmian ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con ricavi consolidati in calo del 4,9% a 2.786 milioni rispetto al pari periodo del 2018.
Nella gestione operativa l’Ebitda adjusted è cresciuto del 5,9% a 252 milioni, con un’incidenza sul fatturato salita al 9% (+90 basis point). L’Ebit adjusted è rimasto invece sostanzialmente invariato a 173 milioni, con un margine del 6,2% (+30 basis point).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di competenza dei soci pari a 81 milioni, in calo del 17,3% rispetto al 3Q 2018 a causa principalmente di maggiori oneri non ricorrenti.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 è salito a 3.027 milioni rispetto ai 2.819 milioni rilevati lo scorso 30 giugno.
Infine il management ha confermato la guidance 2019 che stima, al netto degli impatti positivi dell’IFRS 16, l’Ebitda adjusted a 950-1.020 milioni e il free cash flow intorno a 300 milioni dopo 90 milioni per costi di ristrutturazione.
(segue approfondimento)