Sabaf ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con ricavi in lieve crescita dello 0,7% a 115,3 milioni, beneficiando soprattutto della variazione di perimetro che ha più che compensato una dinamica organica sfavorevole (-9,2% a parità di area di consolidamento).
A livello di gestione operativa, l’Ebitda ha segnato un -10,8% a 20,4 milioni con un’incidenza sul fatturato al 17,7% (-230 punti base), mentre l’Ebit è diminuito del 28,1% a 9,8 milioni con un ros all’8,5% (-340 punti base).
Il periodo si è chiuso con un calo dell’utile netto del 45,1% a 6,8 milioni, complice il peggioramento della gestione finanziaria (soprattutto per effetto di perdite su cambi per 0,15 milioni rispetto a utili per 3,8 milioni nel pari periodo 2018) e nonostante la riduzione del tax rate.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 71,9 milioni rispetto ai 53,5 milioni al 30 giugno 2019 per effetto dell’esborso di 13,4 milioni per l’acquisizione di C.M.I e di investimenti per 8,5 milioni, in parte compensati da un free cash flow di 14,7 milioni che ha beneficiato della riduzione del capitale circolante.