Bialetti ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio con ricavi consolidati netti gestionali in crescita del 3,5% a 96,9 milioni rispetto al pari periodo del 2018, beneficiando principalmente dell’incremento delle vendite nel canale tradizionale (+23,1%).
In calo invece il fatturato del canale retail, coerentemente con il processo di razionalizzazione dei punti vendita, che si sono ridotti a 124 unità dalle 179 in essere al 30 settembre 2018. Su base organica le vendite del segmento retail risultano in crescita del 5,5 per cento.
Complessivamente, nonostante l’incremento dei volumi registrato, il fatturato dei primi nove mesi del 2019 risulta inferiore di circa 6 milioni (pari al 5,5%) rispetto ai dati previsionali da piano, per via della chiusura anticipata di alcuni negozi monomarca.
Sotto il profilo operativo, l’Ebitda consolidato normalizzato (non inclusivo di IFRS 16 e componenti non ricorrenti) è positivo per 1,8 milioni rispetto alla perdita di 6,6 milioni dei 9M 2018, grazie ad azioni di controllo dei costi nonché al perfezionamento della manovra finanziaria, che ha consentito il ripristino dei normali flussi di approvvigionamento.
Tale dato supera le attese di piano che preventivavano un Ebitda negativo per 0,3 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto normalizzato (ossia non inclusivo dell’applicazione degli IFRS 16 e 9) è aumentato a 105,3 milioni rispetto ai 79,3 milioni di fine dicembre 2018.
Una variazione che riflette la sottoscrizione degli accordi di ristrutturazione del debito, con l’emissione di un prestito obbligazionario e il conseguente ingresso di nuova finanza.
Post IFRS 16 e 9, l’indebitamento finanziario netto ammonta a 120,5 milioni.