Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con ricavi in calo dell’8,3% a 167,5 milioni, registrando un -9,4% a cambi costanti.
A livello di aree di business, l’Area Plastica ha segnato un -4,5% a 130 milioni, complice soprattutto il rallentamento del terzo trimestre legato al trasferimento della sede operativa.
L’area Food & Non Plastica ha registrato un -48,4% a 12,5 milioni riconducibile al fatto che la controllata Penta ha dedicato parte della propria capacità produttiva alla produzione di sistemi per il trattamento delle polveri plastiche pianificando la produzione Food nell’ultimo trimestre. Infine, il mercato dei Servizi e Ricambi ha evidenziato un +12% a 21,5 milioni.
Da un punto di vista geografico, l’area Emea ha segnato un -14,6% a 100,8 milioni, l’Asia un -1,1% a 20,8 milioni e il Sud America un -5,7% a 8,4 milioni, mentre il Nord America ha registrato un +7,6% a 34 milioni.
Per quanto riguarda la gestione operativa, in calo i margini per effetto sia dei minori volumi sia dell’incremento dei costi fissi legato al potenziamento della struttura e in misura minore al trasferimento della sede operative della controllata Aquatech.
L’Ebitda adjusted è diminuito del 28,6% a 19,5 milioni, con un’incidenza sul fatturato all’11,6% (-330 punti base), mentre l’Ebit adjusted è calato del 36,1% a 15,9 milioni con un ros al 9,5% (-410 punti base), complice anche i maggiori ammortamenti.
Il periodo si è chiuso con un utile netto in calo dl 43% a 11,7 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto (ante IFRS 16) si è attestato a 5,9 milioni, rispetto a una posizione finanziaria netta positiva per 8,5 milioni al 31 dicembre 2019.
La variazione è attribuibile principalmente a investimenti non ricorrenti legati al progetto di sviluppo della capacità produttiva e miglioramento tecnologico degli impianti per 7,9 milioni e la distribuzione di dividendi per 7,7 milioni.